Il Ftse Italia Banche termina con un pesante rosso del 3,6% e sotto-performando di 1,5 punti percentuali l’analogo europeo (-2,1%), trascinando al ribasso anche il Ftse Mib (-1,7%).
Sul mercato si accentua ulteriormente la preoccupazione legata alle tensioni commerciali internazionali tra Stati Uniti e Cina, con Washington che ha annunciato di voler inasprire le misure protezionistiche contro la Cina, con Pechino pronta a rispondere a tono. A questo si aggiungono le incognite sul fronte interno per quanto riguarda i contenuti la manovra che sarà approvata dal Governo dopo l’estate per sostenere la crescita tenendo al contempo d’occhio i conti pubblici.
Tale situazione di enorme incertezza, che aveva provocato anche la risalita dello spread in area 250 pb prima di ripiegare vicino ai 250 pb, penalizza pesantemente anche il comparto bancario, sul quale proseguono i realizzi iniziati mercoledì proprio mentre è entrata nel vivo la stagione delle trimestrali.
I realizzi scattano su tutti i titoli del listino principali con ribassi compresi nel range del 3-5%, con l’eccezione di Ubi (-1,8%), che ha perfezionato la cartolarizzazione di 2,7 miliardi di Npl, e Mediobanca (-1%), in parte sostenuta dalla buona trimestrale riportata.
Nel Mid Cap proseguono le prese di beneficio su Mps (-4,9%), reduce da un forte rally nelle scorse sedute e che oggi ha divulgato i conti del primo semestre prima dell’apertura dei mercati.
Vendite su Credem (-2,4%) e su Popolare Sondrio (-2,7%), dopo che il Consiglio di Stato ha sospeso la trasformazione in spa fino alla pubblicazione della sentenza successiva all’udienza di merito fissata per il 18 ottobre. Lettera su Creval (-2,1%), dopo la corsa dei giorni scorsi seguita all’entrata nel capitale di Crédit Agricole nell’ambito di un accordo di bancassicurazione, con l’Ad Mauro Selvetti che in un’intervista ha auspicato che la collaborazione possa essere allargata ad altri ambiti.
Tra le Small Cap frena Carige (-2,2%) dopo gli ultimi rialzi, in attesa del cda di oggi che, oltre ad approvare la semestrale, convocherà l’assemblea per settembre, evento che probabilmente porterà ad un significativo cambiamento della governance.
Contiene il calo Banco Desio (-0,9%), il cui board ieri ha approvato i conti relativi al primo semestre.