Nel secondo trimestre 2018 il gruppo realizza ricavi pari a 166,7 milioni in progresso del 3% a/a.
Una dinamica positiva che si riflette, seppur in maniera lievemente più contenuta, a livello di margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit in crescita rispettivamente dell’1,9% a 64,9 milioni e del 2,1% a 52,3 milioni, in presenza di ammortamenti sostanzialmente invariati.
L’utile netto è pari a 42,5 milioni, in progresso del 26,5%, beneficiando di un minore tax rate passato al 22% dal precedente 32,7%. Ciò per effetto principalmente della riforma fiscale americana e del positivo impatto derivante dal Patent Box in Italia.
Dal lato patrimoniale la liquidità netta si fissa a 103,7 milioni, in calo di 64,9 milioni rispetto a fine marzo 2018.
Si segnala infine che sulla base dell’andamento economico del gruppo al 30 giugno 2018 e delle possibili evoluzioni del settore diagnostico, il management ha rivisto al ribasso la guidance per l’esercizio in corso.
Nello specifico si attende ora ricavi in crescita di circa il 9% a cambi costanti rispetto all’esercizio 2017 (guidance precedente: +11% a cambi costanti) e un Ebitda in progresso di circa il 12% a cambi costanti (guidance precedente: +13% a cambi costanti).