Mediobanca – Compass acquisisce il 19,9% di BFI Finance Indonesia

Compass, controllata di Mediobanca attiva nel credito al consumo, ha siglato di un accordo per rilevare il 19,9% di PT BFI Finance Indonesia, specializzata nella concessione di finanziamenti per l’acquisto di autovetture e motoveicoli, dal consorzio Trinugraha, che oggi detiene il 45,7% del capitale.

Compass diventa così uno dei maggiori azionisti della società. Un’ulteriore quota dell’11% sarà acquisita da StarFinance, un veicolo che include investitori privati italiani. Ottenute le debite autorizzazioni, il closing dell’operazione è atteso entro fine 2018.

L’acquisizione del 19,9% di BFI Finance è per Compass un’opzione di crescita aggiuntiva a completamento del già eccellente percorso attuato finora sul mercato domestico. L’investimento oggi è di natura finanziaria. In seguito, sarà valutata l’opportunità di trasformarlo in un investimento industriale incrementando la partecipazione;

Nel frattempo Compass contribuirà allo sviluppo di BFI Finance attraverso il proprio know-how (sistemi di valutazione e recupero del credito, innovazione di prodotto nonché capacità di negoziare accordi commerciali).

L’operazione si inquadra nella più ampia strategia del gruppo volta allo sfruttamento di potenziali opportunità di crescita nel consumer banking. Con suddetto deal, il Gruppo Mediobanca, continua il processo di riallocazione del capitale verso attività bancarie specialistiche ad elevata crescita e redditività.

La partecipazione acquisita da Compass rilevata a bilancio come investimento significativo secondo il metodo del patrimonio netto. L’utile netto d’esercizio di BFI Finance sarà recepito pro-quota nel conto economico del gruppo e della divisione consumer banking.

L’operazione è sin da subito ‘accretive’: i ricavi dell’esercizio 2017/2018 relativi alla divisione consumer aumentano di circa il 2% (da 996 milioni a 1.010 milioni), mentre l’utile netto sale di circa il 4% (da 315 milioni a 328 milioni).

A livello consolidato il giro d’affari cresce di circa l’1% (da 2.419 milioni a 2.433 milioni) e l’utile netto sale di circa il 2% (da 864 milioni a 876 milioni). L’impatto sui coefficienti patrimoniali del fruppo è stimato in circa 30 pb.