Il Cda di Safilo Group ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2018. Periodo durante la quale i risultati sono stati influenzati dalla contrazione registrata nel secondo trimestre dalle vendite degli occhiali da sole in Europa.
Nel dettaglio, i ricavi del primo semestre 2018 si sono attestati a 492,2 milioni, in calo del 10% rispetto al pari periodo 2017 (-4,3% nel confronto a cambi costanti). Un andamento penalizzato da cambi sfavorevoli in Nord America, da una performance ancora sottotono nei department store e dalla riorganizzazione commerciale in corso. Hanno viceversa registrato performance positive i mercati emergenti e il business ottico delle montature da vista.
La performance economica del periodo, in termini di Ebitda (-10% a 21,7 milioni) è stata influenzata, da un lato, dal mix di vendita, non completamente controbilanciato da maggiori efficienze industriali realizzate. Dall’altro, la performance operativa ha beneficiato di una contrazione delle spese generali per circa 13 milioni di euro.
Al netto di ammortamenti sostanzialmente stabili, la gestione operativa si è chiusa in deficit di 0,4 milioni contro il risultato positivo di 3,2 milioni registrato nel par periodo 2017.
Aumenta il carico della gestione finanziaria, passato da 7,3 a 9,7 milioni, e nonostante una riduzione di circa il 30% gli oneri di natura fiscale, la perdita netta finale sale a 13,9 milioni (9,6 milioni nel 1H 2017).
Al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto del gruppo si attesta a 171,1 milioni, aumentato di 39,5 milioni rispetto al dato presentato a fine dicembre 2017. Una variazione determinata per lo più dall’uscita di cassa di 13 milioni per investimenti e fabbisogni di circolante che hanno condotto ad un flusso di cassa della gestione operativa negativo per 24,3 milioni.
Outlook 2018
Sul fronte economico, il management si attende che il proseguimento delle iniziative di riduzione dei costi possa consentire al gruppo di raggiungere un margine dell’Ebitda adjusted tra il 4% e il 5% delle vendite nette. Si prevede invece che l’indebitamento netto di gruppo si attesti appena sopra il livello registrato a fine giugno 2018.