ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso del 2,2% e facendo molto peggio dell’omologo europeo (-0,6%), risentendo della pessima giornata del comparto bancario (-3,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,7%).
Tra gli investitori crescono i timori generati dall’escalation dello scontro commerciale internazionale tra Usa e Cina, con gli americani che hanno di voler rendere ancora più duri i dazi contro i cinesi, con questi ultimi pronti a controbattere. Sullo sfondo restano le incertezze nazionali legati al modo in cui l’esecutivo intende perseguire la crescita senza appesantire il deficit pubblico.
La seduta sotto pressione del settore creditizio si è riflessa sui titoli del risparmio gestito, tra i quali Fineco è riuscita a contenere le perdite sotto l’1,5 per cento.
Prese di profitto su Poste Italiane (-5,4%), nel giorno in cui ha alzato il velo sui conti del primo semestre che hanno messo in evidenza una significativa crescita dell’utile netto a 735 milioni (+44% annuo).
Nel Mid Cap tornano gli acquisti su Banca Ifis (+1,2%) che oggi divulgherà i conti, mentre contiene il calo doBank (-0,5%), dopo aver ricevuto il mandato per gestire 1,8 miliardi di crediti deteriorati in capo alle maggiori banche greche. Proseguono i realizzi su Cerved (-%).
Tra le Small Cap torna a salire Banca Intermobiliare (+1,9%) che ha selezionato Yard per assisterla nei servizi da fornire alla propria clientela private, mentre frena nuovamente Banca Sistema (-1,9%) dopo il parziale recupero di mercoledì.