Ascopiave – Ancora vendite in Borsa (-2,4%), tra i peggiori del settore utility

Avvio di settimana all’insegna della debolezza per le azioni della multi-utility veneta a piazza Affari. Nel dettaglio, alle ore 15:40 i titoli Ascopiave stanno lasciando sul terreno il 2,4% rispetto alla chiusura sostanzialmente invariata di venerdì pomeriggio (-0,2%), registrando così una delle peggiori performance all’interno dell’indice Ftse Italia Servizi Pubblici che alla stessa ora sta perdendo lo 0,4 per cento.

A pesare ancora sulle quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Nicola Cecconato sia i deboli risultati del 2° trimestre del 2018 sia la precisazione di F2i in merito all’indiscrezione di stampa pubblicata lo scorso mercoledì mattina relativa alla possibilità che lo stesso fondo infrastrutturale porti a casa Asco Holding, azionista di maggioranza di Ascopiave con il 61,6% del capitale, per poi lanciare un’Opa sulla restante parte del capitale a 3,85 euro per azione.

Ricordiamo che il fondo guidato da Renato Ravanelli ha confermato di aver inviato nelle scorse settimane una lettera ai vertici di Asco Holding e di Ascopiave e una successiva lettera ai soci di Asco Holding, delineando un progetto di investimento in Asco Holding e in Ascopiave, senza però definire alcun prezzo.

Un progetto che, secondo i vertici di F2i, si prefigge due obiettivi di carattere industriale: il primo è volto a favorire, attraverso una partnership con la controllata 2i Rete Gas, un rafforzamento di Ascopiave nel settore della distribuzione del gas; il secondo è volto ad un riposizionamento strategico di Ascopiave nel settore della vendita di energia elettrica e gas, comparto attraversato da profondi e veloci cambiamenti di natura tecnologica, organizzativa e di mercato.

F2i ritiene che il rafforzamento industriale di Ascopiave possa inoltre favorire e stimolare un opportuno processo di aggregazione tra gli operatori attivi nella regione Veneto nel settore energetico. Il progetto delineato, ancora da approfondire e da condividere con i soci di Asco Holding, si realizzerebbe tramite un investimento di F2i o di una sua controllata ed è finalizzato al raggiungimento di una governance stabile del Gruppo Ascopiave. In tale progetto inoltre sono previste opzioni di liquidità per gli azionisti di Asco Holding che non desiderassero aderirvi.

F2i sottolinea che la manifestazione di interesse inviata nelle scorse settimane non definisce alcun prezzo per l’acquisizione di azioni Asco Holding in quanto essa si limita ad indicare la compatibilità con il piano industriale proposto di un prezzo per azione superiore al valore di recesso definito dall’Assemblea della società lo scorso 23 luglio e pari a 3,75 euro.

La manifestazione di interesse di F2i resta pertanto subordinata al percorso di condivisione dell’operazione con i soci di Asco Holding e al rispetto delle regole di mercato.