Banco Bpm – I buoni fondamentali non fermano la speculazione

Banco Bpm sotto pressione a Piazza Affari. Intorno alle 10:20 il titolo lascia sul terreno il 9% a 2,28 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,8 per cento.

L’andamento odierno, non è collegato a vicende ‘company specific’, i cui fondamentali si sono dimostrati solidi e sostenibili, ma correlato ad alcuni fattori particolari fra i quali spicca quella speculazione che su Banco Bpm trova da sempre terreno fertile.

Più nello specifico la giornata odierna è stata caratterizzata dai downgrade di Kepler Cheuvreux, che ha abbassato il giudizio sulla banca da ‘hold’ a ‘reduce’, mentre Credit Suisse da rivisto la raccomandazione da ‘outperform’ a ‘neutral’.

Sull’andamento del titolo pesa inoltre lo scenario macro e più in particolare la scadenza autunnale collegata alla legge di Bilancio. Questo in quanto non passa giorno senza il riaprirsi dei confronti fra le due anime di un Governo guidato più dai proclami, oltretutto demagogici, che da scelte di politica economica concrete e inserite in una strategia ben definita.

Eventi che la scorsa settimana hanno provocato una repentina risalita dello spread Btp-Bund vicino ai 270 pb, con pesanti ricadute sulle quotazioni di alcune fra i principali gruppi bancari italiani. Spread oggi salito sopra quota 250 pb, a testimonianza del livello di incertezza presente sul mercato, Il tutto amplificato dai volumi ridotti tipici del periodo estivo.

Tuttavia, i conti del secondo trimestre hanno evidenziato un ritorno all’utile per 129,3 milioni, a fronte del rosso di 21 milioni del periodo di confronto.

Inoltre, la banca potrebbe accelerare ulteriormente nel de-risking oltre alla cessione di 3,5 miliardi di Npl già previsti. “Sfrutteremo tutte le opportunità per incrementare le dimensioni delle cessioni”, ha affermato durante la conference call l’Ad Giuseppe Castagna.

Il manager ha poi aggiunto: “Abbiamo ricevuto offerte per quasi l’intero ammontare dei nostri bad loan, ma solamente dopo la due diligence e le offerte vincolanti valuteremo quanto l’ammontare (di Npl da cedere) sarà coerente con la nostra situazione. Potrebbe essere qualunque ammontare, abbiamo ipotizzato 5,5 miliardi ma per fare un esempio di cosa potrebbe portarci immediatamente sotto il 10% (di Npl ratio lordo), ma non è il massimo che possiamo fare”. Una decisione sarà presa entro fine anno.

Come si vede nel grafico preso da Bloomberg e riportato qui di seguito, il titolo da inizio è stato caratterizzato da una forte volatilità, in un verso e nell’altro.