Erg – Ricavi deboli (-1,7% a/a) nel 1° sem. 2018

Nel periodo gennaio-giugno dell’anno in corso il gruppo guidato da Luca Bettonte ha realizzato ricavi pari a 529,8 milioni di euro, in flessione dell’1,7% su base annua a causa del mancato rinnovo di un contratto bilaterale che è scaduto a fine 2017 e la cui assenza è stata in parte compensata dalla variazione di perimetro.

A livello di risultati della gestione caratteristica, l’Ebitda di Erg nella prima metà del 2018 è stato pari a 276,7 milioni, in progresso del 7,2 % rispetto al 1° semestre del 2017. Nel dettaglio:

– EOLICO: il margine operativo lordo pari è stato pari a 159 milioni, in diminuzione del 6,5% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, in conseguenza dei minori risultati dei parchi eolici in Italia (-16 milioni), dovuti principalmente alle minori produzioni incentivate (72% del totale rispetto al 86% del 2017) e al minor valore dell’incentivo unitario (99 Euro/MWh rispetto ai 107 Euro/MWh), oltre che agli oneri di sbilanciamento. I minori risultati in Italia sono stati solo in parte compensati dai migliori risultati all’estero (+5 milioni) che riflettono le maggiori capacità installate in Francia nonché il contributo del parco eolico di Brockaghboy in UK nel primo trimestre,

– SOLARE : l’Ebitda è stato pari a 16 milioni, in linea con le previsioni, relativo agli impianti acquisiti a inizio 2018 da ForVei, di cui 15 milioni per ricavi da conto energia e 4 milioni da ricavi a mercato, al netto di circa 3 milioni di costi fissi relativi principalmente a costi di operation & mantainance;

– IDROELETTRICO: il  margine operativo lordo si è attestato a 80 milioni in crescita del 48,1% rispetto al primo semestre 2017,  che tra l’altro beneficiava per 8 milioni del recupero di incentivi pregressi legati all’annullamento della revoca IAFR di alcuni impianti. La performance ha beneficiato di un’elevata idraulicità registrata nel periodo, in particolare a partire da marzo;

– TERMOELETTRICO: l’Ebitda è stato pari a 30 milioni, in diminuzione del 25% su base annua a seguito prevalentemente del minor contributo ai risultati dei Titoli di Efficienza Energetica che nel primo semestre 2017 avevano beneficiato per circa 11 milioni della rivalutazione dei titoli maturati nel 2016 e venduti nel 2017. Inoltre, i risultati hanno risentito dell’andamento meno profittevole dello spark spread in quanto i prezzi dell’energia non incorporano ancora appieno l’aumento del costo del gas e della CO2.

L’Ebit del gruppo genovese è stato pari a 140 milioni in crescita del 6% su base annua  nonostante ammortamenti e svalutazioni in crescita dell’8,4% a seguito principalmente dei nuovi investimenti nel solare.

Al di sotto della gestione caratteristica gli oneri finanziari netti sono aumentati dell’11,2% a 37,8 milioni.

L’utile ante imposte di Erg è stato così pari a 102,7 milioni, in crescita del 4,2% su base annua. Le imposte sono salite del 3,8% ma con un tax rate sostanzialmente stabile al 26,4 per cento. Il conto economico del primo semestre 2018 del gruppo genovese si è chiuso con un utile netto pari a 75,5 milioni, in crescita del 4,1% su base annua.

Sul fronte dello stato patrimoniale al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto si è attestato 1,47 miliardi, in aumento del 19% rispetto al 31 dicembre 2017 e riflette principalmente gli investimenti del periodo, la distribuzione dei dividendi  (171 milioni) e il pagamento di una posizione debitoria legata ad acquisti OIL di anni pregressi (42 milioni), in parte compensati dal positivo flusso di cassa del periodo (175 milioni), dall’incasso del corrispettivo di cessione di TotalErg (180 milioni) e di Brockaghboy (106 milioni).

Nel 1° semestre del 2018 gli investimenti sono stati 447 milioni (66 milioni nel primo semestre 2017 restated) e si riferiscono principalmente all’acquisizione degli impianti solari in Italia (345 milioni), di due parchi eolici in Francia (12 milioni) e dall’acquisizione delle società eoliche francesi acquisite da Impax New Energy (67 milioni). Inoltre, nel periodo sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per 21,4 milioni (-11,6% su base annua) di cui il 80% nel settore Eolico (76% nel 2017).