Gli Eurolistini neutralizzano i timidi rialzi di metà seduta e virano in territorio negativo dopo l’avvio poco sopra la parità di Wall Street. Intorno alle 15:50 il Ftse Mib arretra dello 0,5%, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%).
Sul Forex, il dollaro si mantiene forte in assenza di spunti che distolgano il mercato dai timori sugli screzi commerciali tra Usa e Cina. Il biglietto verde risale di 0,2/0,3% nei confronti sia dell’euro sia dello yen, con guadagni che arrivano a superare lo 0,6% nel confronti della lira turca, precipitata ai nuovi minimi storici.
La sterlina si porta ai minimi da inizio settembre a seguito dei timori crescenti per la Brexit dopo l’alert lanciato direttamente dal segretario al commercio inglese Liam Fox secondo cui esiste una probabilità di 60:40 che il Regno Unito lasci l’Unione Europea senza un accordo. Il cambio sterlina/dollaro ha così toccato il minimo di 1,2928, il livello più basso dal 4 settembre. La valuta inglese scende anche contro l’euro a 0,8931.
Sull’obbligazionario torna a ridursi la volatilità sul differenziale tra il Btp e il Bund con scadenza a 10 anni riportandosi sotto i 250 punti, dai 254 punti della chiusura di venerdì, con il rendimento del Btp che è tornato sotto il 2,9 per cento.
Dal fronte macro, in netto miglioramento l‘indice Sentix che misura la fiducia degli investitori in Europa. Secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto omonimo, ad agosto l’indice passa a 14,7 punti contro i 12,1 di luglio, un dato che supera le attese che attendevano un aumento contenuto a 12,8 punti.
Tornando a Piazza Affari, guida in positivo il Ftse Mib SAIPEM (+2,6%). A far luce sulle strategie è stato il Ceo Stefano Cao che si è soffermato sulla riorganizzazione interna e quella che ha definito “la fase due” in cui Saipem “non giocherà più solo in difesa”, ipotizzando operazioni di M&A nel settore delle trivellazioni.
Sono abbastanza tonici i bancari con in testa UBI BANCA (+1,7%), che nel secondo trimestre ha battuto le stime trainata dal margine di interesse, e UNICREDIT (+0,2%) che oggi terrà il suo consiglio di amministrazione sui conti del semestre e, nell’attesa, ha deciso di citare per danni Caius per circa 90 milioni sulla vicenda dei Cashes. Acquisti anche su AZIMUT (+1%) e CAMPARI (+0,9%).
In affanno POSTE ITALIANE (-1,4%) con i giornali che nel week end hanno rilanciato un possibile ruolo dell’azienda sul dossier Alitalia.
Vendite anche su MEDIOBANCA (-2,2%) e MEDIASET (-1,3%).
Il titolo che pesa di più sul listino è BANCO BPM (-7%) dopo i risultati del semestre venerdì scorso a mercati chiusi. Credit Suisse ha tagliato il prezzo obiettivo a 2,8 euro da 3,10 euro con la raccomandazione di neutral da outperform. Anche Cheuvreux ha rivisto al ribasso il rating, portando la raccomandazione sul titolo a reduce da hold.