Le Borse europee proseguono la seduta odierna in territorio lievemente positivo. Intorno a mezzogiorno, il Ftse Mib avanza dello 0,2%, sostanzialmente in linea con il Cac 40 di Parigi (+0,2%), mentre allunga il passo il Dax di Francoforte (+0,3%). Poco sopra la parità il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid.
Un inizio di settimana all’insegna della cautela per le borse del Vecchio Continente, concentrate sugli sviluppi della guerra commerciale tra Usa e Cina.
La guerra dei dazi non si placa con la Cina pronta a contromisure. Pechino mostra il pugno di ferro a Trump dopo che il 2 agosto, Trump ha concretizzato le minacce di dazi più che raddoppiati su 200 miliardi di import cinese. Pechino ha già individuato beni importati dagli Usa per un ammontare da 60 miliardi di dollari su cui imporre nuove tariffe.
Il biglietto verde, nel frattempo, orbita sui massimi da un anno a questa parte a livello di indice sulle principali controparti. Il cambio euro/dollaro viaggia sui minimi delle ultime cinque settimane, confermando e accentuando la discesa sotto 1,16.
Sull’obbligazionario, dopo un picco a 270 punti base, massimo dall’8 giugno, lo spread di rendimento sul decennale tedesco ha chiuso venerdì a 254 punti base, mentre oggi è intorno a 250.
Tra le materie prime, il prezzo del Wti è in rialzo ma resta sotto la soglia dei 69 dollari al barile. Gli investitori devono soppesare i segnali sempre più evidenti dell’inasprirsi della guerra dei dazi tra Usa e Cina che potrebbe deprimere i consumi e i dati sulla produzione dopo gli impegni presi all’Opec. Attesa anche per gli sviluppi della crisi diplomatica, in merito ai diritti umani, scatenata nelle scorse ore dall’Arabia Saudita contro il Canada il quale importa il 10% del suo greggio dal paese. Piatte le quotazioni del Brent.
Tornando a Piazza Affari gli acquisti premiano SAIPEM (+3,3%), AZIMUT (+1,8%) e BANCA GENERALI (+1,7%).
Fra i bancari male BANCO BPM (-6%) dopo i risultati del semestre venerdì scorso a mercati chiusi. Credit Suisse ha tagliato il prezzo obiettivo a 2,8 euro da 3,10 euro con la raccomandazione di “neutral” da “outperform”. Anche Cheuvreux ha rivisto al ribasso il rating, portando la raccomandazione sul titolo a “reduce” da “hold”.
Ribasso frazionario per POSTE ITALIANE (-0,1%). La Stampa riporta l’indiscrezione che la società possa essere coinvolta nella nazionalizzazione di Alitalia.
Poco sopra la parità FCA (+0,2%) dopo il forte rialzo di venerdì scorso. Oggi Jp Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo a 19 euro da 25 euro precedente.