Nice ha chiuso il primo semestre 2018 con ricavi in aumento del 2,6% a 168,2 milioni (+7,2% a cambi costanti), crescendo in modo significativo in alcuni mercati europei e del resto del mondo ma scontando una flessione in importanti aree come Italia e Francia a causa di mancate consegne conseguenti all’internalizzazione di alcune fasi produttive non ancora performanti a livelli standard.
Le vendite registrate in Francia, che rappresentano il 13,8% del fatturato totale, sono diminuite del 3,3% a 23,2, mentre in Italia i ricavi sono calati del 6,9% a 15,9 milioni. Con riferimento ai restanti Stati dell’Europa a 15, il fatturato è aumentato del 5,9% a 46,3 milioni (+6,2% a cambi costanti).
Il Resto d’Europa ha segnato un +6,8% a 29,3 milioni (+10,8% a cambi costanti). Infine, il giro d’affari realizzato nel Resto del mondo, con una quota pari al 31,7% del fatturato totale, è in aumento del 3,4% a cambi correnti e del 15,6% a cambi costanti a 53,4 milioni.
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda adjusted è diminuito del 2,9% a 26,5 milioni, con una marginalità al 15,8% (-90 punti base), mentre l’Ebit adjusted è calato del 5,4% a 21 milioni, con un’incidenza sui ricavi al 12,5% (-110 punti base).
L’utile netto è diminuito del 20% a 10 milioni, risentendo anche di oneri non ricorrenti per 3,7 milioni. Dal lato patrimoniale, l’indebitamente finanziario netto si è attestato a 46,2 milioni rispetto ai 5,2 milioni al 31 dicembre 2017, influenzato soprattutto dagli esborsi correlati all’attività di acquisizione per 27,5 milioni.