Analisi Tecnica – Mediobanca: trend rialzista al test delle resistenze

Nella seconda metà di luglio le quotazioni dei titoli della banca guidata da Alberto Nagel hanno avviato un movimento rialzista che ha tentato, senza finora riuscirci, di oltrepassare la resistenza statica, ma anche dinamica in quanto transita la media mobile a 100 sedute, posizionata in area 9 euro.

A questi livelli un nuovo segnale di forza per i corsi delle azioni Mediobanca potrebbe così arrivare dal superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica individuabile a 8,86 euro. Al di sopra di questa barriera il successivo livello da monitorare per le quotazioni dei titoli dell’istituto di piazzetta Cuccia è posizionato a 9,05 euro, oltrepassato il quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono individuabili a 9,28 euro prima e a quota 9,54 euro in seguito.

Lo scenario positivo appena delineato per i corsi delle azioni Mediobanca potrebbe, invece, essere accantonato nel caso di cedimento del supporto statico posizionato a 8,59 euro dato che in questo caso l’aumento della pressione dei venditori potrebbe favorire un’ulteriore discesa fino a quota 8,388 euro. Con la rottura al ribasso di questo livello i target di breve periodo sono individuabili a 8,218 euro prima e a quota 7,972 euro in seguito.

La performance da inizio 2018 dei titoli Mediobanca è pari al -7,5%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,45 euro, con un potenziale rialzista del 19,4 per cento.

Prezzo di riferimento: 8,75 euro

+9,0% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,368 euro;
+6,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,186 euro;
+3,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,05 euro;
+1,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,896 euro;

-1,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,59 euro;
-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,388 euro;
-6,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,218 euro;
-8,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,972 euro.