Le Borse europee proseguono la seduta odierna in rialzo. Intorno a mezzogiorno, il Ftse Mib avanza dell’1%, sovraperformando di poco il Dax di Francoforte (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%).
Mercato obbligazionario italiano in calo nei primi scambi della seduta odierna. Il tasso sul benchmark decennale si porta al 2,87%, con il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali che si attesta a 247 punti base.
Il prezzo del greggio sale questo martedì con Wti e Brent rispettivamente a 69,3 e a 74,3 dollari al barile, tra le notizie che gli Stati Uniti hanno reintrodotto le sanzioni contro l’Iran, il quinto produttore mondiale della materia prima. Le sanzioni sul greggio entreranno in vigore il 4 novembre.
Trump ha inoltre firmato un ordine esecutivo per limitare gli acquisti di dollari da parte dell’Iran, impedendo al governo di commerciare oro e altri metalli preziosi e bloccando le vendite e gli acquisti di vari metalli industriali. Le misure entreranno in vigore il 7 agosto.
Le precedenti sanzioni Usa sul greggio contro l’Iran hanno comportato la rimozione di circa metà dei suoi 2,4 milioni di barili di greggio di esportazione dal mercato. Gli analisti stimano che la produzione iraniana potrebbe scendere ancora per via delle sanzioni, spingendo il prezzo dell’oro nero ancora più su.
Prezzo dell’oro in rialzo sui mercati. Il metallo con consegna immediata sale dello 0,4% a 1.222,4 dollari l’oncia.
Sul fronte valutario l’euro è in recupero sul dollaro. La moneta unica è scambiata a 1,1189 dollari e guadagna terreno anche sullo yen a 128,96. Secondo i trader le recenti tensioni commerciali tra Usa e Cina potrebbero supportare il dollaro, dal momento che i dazi potrebbero ridurre il deficit commerciale statunitense.
Tornando a Piazza Affari gli acquisti premiano UNICREDIT (+2,4%) sulla scia della pubblicazione dei conti del secondo trimestre. Keefe, Bruyette & Woods parla in un report di utile netto sopra il consensus ma di una crescita dei rwa che incide sul Cet1. Anche Jefferies, che cita la sorpresa positiva della riduzione degli Npl, segnala un capitale più debole delle attese.
Ancora in rialzo SAIPEM (+3,5%) dopo la buona performance di ieri, mentre sempre tra i petroliferi rimbalza TENARIS (+2%) dopo il tonfo della scorsa settimana e sulla scia del rialzo dei prezzi del greggio.
Positivi i bancari, con l’eccezione di BANCO BPM (-0,1%). In evidenza UBI (+1,8%).
Acquisti su PIRELLI (+2,6%), attesa oggi alla prova dei conti, e FINECOBANK (+1,4%), che ha pubblicato ieri i dati sulla raccolta di luglio.