Ancora acquisti sugli Eurolistini che consolidano i guadagni di metà seduta dopo l’avvio positivo di Wall Street. Intorno alle 16:00 il Ftse Mib avanza dell’1,3%, seguito dal Ftse 100 di Londra (+1%), dal Cac 40 di Parigi (+0,9%), dal Dax di Francoforte (+0,8%) e dall’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).
Il mercato italiano viene dalla seduta relativamente calma di ieri, chiusa in lieve rialzo, sebbene con uno spread su Bund che rimane sopra quota 250. I Btp si mantengono oggi a un tasso decennale di 2,87% con uno spread di 246, in entrambi i casi al di sotto dei picchi della scorsa settimana.
Il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha detto che domani ci sarà un nuovo vertice di governo per discutere della manovra di bilancio che conterrà un taglio del cuneo fiscale oltre al reddito di cittadinanza, la flat tax e il superamento della riforma previdenziale Fornero.
L’Aula del Senato ha inoltre approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto dignità senza modifiche rispetto al testo uscito da Montecitorio. A fine mattinata, infatti, Palazzo Madama aveva completato l’esame degli emendamenti del testo.
Tra le materie prime, il prezzo del greggio continua a salire con Wti e Brent rispettivamente a 69,3 e a 74,3 dollari al barile, tra le notizie che gli Stati Uniti hanno reintrodotto le sanzioni contro l’Iran, il quinto produttore mondiale della materia prima. Le sanzioni sul greggio entreranno in vigore il 4 novembre. In rialzo anche il prezzo dell’oro che sale dello 0,4% a 1.222,4 dollari l’oncia.
Sul fronte valutario l’euro è in recupero sul dollaro, con il cambio che rivede quota 1,16, in un mercato che valuta la possibile fine del recente rally del biglietto verde sostenuto dall’escalation delle tensioni commerciali tra Usa e Cina.
Resta sotto pressione la sterlina, non lontana dal minimo da 11 mesi sul dollaro visto ieri 1,2920 in scia ai rinnovati timori di ‘hard’ Brexit. L’euro/sterlina è salito a sua volta oggi fino a 0,896, massimo da oltre due settimane.
Dall’agenda macro europea, la produzione industriale tedesca di giugno ha segnato una contrazione dello 0,9% su mese, più ampia delle attese (-0,5%), dopo il +2,4% (dato rivisto al ribasso) di maggio.
Tornando a Piazza Affari, in vetta la Ftse Mib troviamo UNICREDIT (+3,5%) sulla scia della pubblicazione dei conti del secondo trimestre. Keefe, Bruyette & Woods parla in un report di utile netto sopra il consensus ma di una crescita dei rwa che incide sul Cet1. Anche Jefferies, che cita la sorpresa positiva della riduzione degli Npl, segnala un capitale più debole delle attese.
Ancora in rialzo SAIPEM (+2,1%) dopo la buona performance di ieri, mentre sempre tra i petroliferi rimbalza TENARIS (+2,4%) dopo il tonfo della scorsa settimana e sulla scia del rialzo dei prezzi del greggio.
Positivi i bancari, con l’eccezione di BANCO BPM (-0,1%); in evidenza UBI (+1,6%).
Acquisti su PIRELLI (+2,9%), attesa oggi alla prova dei conti, e FINECOBANK (+1,3%), che ieri ha pubblicato i dati sulla raccolta di luglio.