doBank – Sale l’utile netto (+7%) nel primo semestre 2018

doBank ha archiviato il primo semestre 2018 con ricavi consolidati lordi pari a 105,3 milioni (in linea con il periodo di confronto). Al netto di commissioni passive per 10,9 milioni (+3% a/a), il giro d’affari ha toccato 94,4 milioni (94,5 milioni nel primo semestre 2017).

I ricavi da servicing hanno registrato una flessione dell’1,2% annuo a 94,6 milioni, in considerazione del ridotto volume del portafoglio gestito oggetto di vendita da parte dei clienti (0,4 miliardi al 30 giugno 2018 rispetto agli 1,9 miliardi nello stesso periodo del 2017) e al cui interno quelli verso banche sono scesi a 61,8 milioni (-31% rispetto al periodo di confronto), mentre quelli verso gli investitori sono aumentati dai 6,6 milioni dei primi sei mesi del 2017 a 32,9 milioni.

Il giro d’affari generato da prodotti ancillari e attività minori ha toccato 10,2 milioni (+11,2% rispetto al primo semestre 2017). A tale performance hanno contribuito i proventi dei titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation e la crescita registrata nei ricavi da servizi di business information, due diligence, master servicing e altri servizi di tipo amministrativo.

I costi operativi sono diminuiti a 60,3 milioni (-6,1% rispetto al periodo gennaio-giugno 2017). Nello specifico, le spese del personale hanno raggiunto 41,5 milioni (+11,2% rispetto al primo semestre 2017), per effetto del rafforzamento nel top management e all’introduzione del nuovo sistema incentivante post quotazione, mentre le spese amministrative sono scese a 15,2 milioni (-36% annuo) in seguito riduzione dei costi IT, al minore ricorso a servizi in outsourcing, per il venire meno di attività progettuali presenti nel 2017 e, in misura minore, alle efficienze di costo nelle spese generali.

Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 34,1 milioni (+12,6% rispetto al periodo gennaio-giugno 2017) e, al netto di alcune rettifiche, a un risultato netto di gestione pari a 33,6 milioni (+11,9% a/a).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 21 milioni, con un progresso del 7% rispetto al primo semestre 2017.

Gli asset under management, a fine giugno, salgono a 86,8 miliardi rispetto ai 76,7 miliardi al 31 dicembre 2017 grazie a nuovi contratti di servicing per oltre 12 miliardi.

La posizione finanziaria netta, al 30 giugno 2018, è positiva per 29,7 milioni (liquidità netta di 38,6 milioni a fine 2017).

Sul fronte della solidità patrimoniale, il Cet1 a fine giugno si attesta al 28,7% (26,4% al 31 dicembre 2017).