Analisi tecnica – Prysmian: fase di recupero ben impostata

Dopo una prima metà dell’anno da dimenticare, dallo scorso 26 giugno le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella produzione di cavi hanno avviato un deciso movimento rialzista che ha consentito all’inizio di questa settimana il ritorno sopra la media mobile a 50 sedute, attualmente passante in area 22,15 euro.

Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 22,85 euro potrebbe così rappresentare per i corsi delle azioni Prysmian un nuovo segnale di forza in quanto potrebbe aprire la strada a un allungo in direzione della successiva resistenza individuabile a 23,30 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questa barriera, l’attuale fase di recupero potrebbe consentire ai corsi delle azioni Prysmian di mettere nel mirino i seguenti due obiettivi rialzisti di breve periodo: 23,97 euro prima e 24,56 euro in seguito.

L’eventuale cedimento del supporto statico posizionato a 22,15 euro, al contrario, potrebbe aumentare la pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Valerio Battista, con possibile discesa verso il successivo supporto individuabile a 21,69 euro. Al di sotto di questo livello, il deterioramento del quadro grafico di breve (a neutrale dal precedente rialzista) potrebbe poi implicare il raggiungimento di un primo obiettivo ribassista a 21,03 euro e di un successivo target a quota 20,56 euro.

La performance da inizio 2018 dei titoli Prysmian è pari al -14,6%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 10 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 26,46 euro, con un potenziale rialzista del 17,9 per cento.

Prezzo di riferimento: 22,45 euro

+9,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 24,56 euro;

+6,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 23,97 euro;

+3,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 23,30 euro;

+1,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 22,85 euro;

 

-1,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 22,15 euro;

-3,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 21,69 euro;

-6,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 21,03 euro;

-8,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 20,56 euro.