Il gruppo ha archiviato il primo semestre 2018 con ricavi in crescita del 2,6% a 300 milioni, nonostante l’andamento sfavorevole delle valute (+7,9% a cambi costanti). In lieve calo i margini operativi, mentre l’utile netto è diminuito del 1,1% a 29 milioni. La posizione finanziaria netta, infine, risulta positiva per 13 milioni.
Datalogic ha chiuso il semestre trimestre 2018 con ricavi in aumento del 2,6% a 307 milioni (+7,9% a cambi costanti), trainati soprattutto dal +3,7% registrato in area Emea (+4,8% a cambi costanti) e al +15,4% in area Apac (+22,9% a cambi costanti), mentre il Nord America ha registrato un calo del 3,4% riconducibile all’andamento sfavorevole delle valute (+7,7% a cambi costanti).
Dal lato della gestione operativa, i margini hanno scontato soprattutto i maggiori investimenti in R&D e per il rafforzamento delle organizzazioni commerciali. L’Ebitda adjusted è diminuito dellì1,4% a 51,9 milioni, con un’incidenza sui ricavi al 16,9% (-70 punti base), mentre l’Ebit adjusted è sceso dello 0,9% a 42,4 milioni, con un ros al 13,8% (-50 punti base).
Il semestre si è chiuso con un utile netto in calo dell’1,1% a 29 milioni. Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 13,3 milioni, in peggioramento di 16,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2017 per effetto del pagamento dei dividendi e dell’acquisto di azioni.
