Chiusura contrastata per gli indici azionari del Vecchio Continente, mentre Wall Street prosegue la seduta a due velocità. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in flessione dello 0,7% a 21.634,25 punti, sotto-performando il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (invariato) e l’Ibex 35 di Madrid (flat). L’unico positivo è il Dax di Francoforte (+0,3%).
L’economia della Zona Euro, seppure solida, necessita ancora di stimoli monetari da parte della Banca Centrale Europea, che non nasconde le proprie preoccupazioni per i possibili effetti delle politiche protezionistiche. Questo, in estrema sintesi, quanto dichiarato dall’Eurotower nel bollettino economico mensile.
Dal fronte macro, negli Usa i prezzi alla produzione non hanno registrato variazioni a livello congiunturale dopo il +0,3% di giugno. Il dato si mostra inferiore alle attese del mercato, che erano per un calo fino allo 0,2 per cento. Cresce sotto le attese anche il dato annuo, che scende al 3,3% dopo il +3,4% di giugno e stimato dal consensus.
Sempre negli Usa, frenano le scorte di magazzino dopo l’aumento registrato nei due mesi precedenti. Nel mese di giugno si è registrata una crescita dello 0,1% rispetto al +0,3% di maggio e atteso dagli analisti.
Sull’obbligazionario, il divario tra i rendimenti dei titoli italiani e quelli tedeschi è stabile a 250 punti base, con il Btp a 10 anni che si attesta al 2,88 per cento.
Nel mercato del Forex, euro in deprezzamento sul dollaro, con il cambio EUR/USD che tratta a 1,1569 (-0,4%).
Tra le materie prime, l’oro è sostanzialmente fermo sui 1.222,4 dollari l’oncia. Sessione incolore per il petrolio, con Wti stabile a 67,1 dollari al barile (+0,1%) e Brent a 72,6 dollari al barile (+0,4%).
Tornando a Piazza Affari, svetta SAIPEM (+2,5%). Bene anche FINECO (+0,7%) e TENARIS (+0,8%).
Vendite su UNIPOL (-2,1%) e UNIPOLSAI (-0,2%), che oggi riuniscono il consiglio di amministrazione per l’approvazione dei dati contabili.