Digital Magics si mantiene stabile dopo aver recuperato ieri lo 0,6 per cento, ma si conferma fra i peggiori titoli dell’AIM, ove da inizio anno ha perso oltre il 20 per cento.
Sembra quindi non dare i risultati sperati le risorse dedicate ad un buy back, autorizzato dall’assemblea lo scorso 23 aprile, i cui effetti stentano a mettersi in luce.
Il tutto mentre altre realtà del comparto registrano performance di grande interesse.
Dinamica apparentemente in contrasto con la grande massa di informazioni che il business dell’azienda milanese riversa sul mercato, ove gli operatori evidentemente non danno grande credito oppure non riescono a tradurle in capacità di creare valore.