In un clima di generale di avversione al rischio a causa soprattutto del crollo della lira turca, le Borse europee allargano le perdite. Poco prima delle 12:00, il Ftse Mib arretra dell’1,6% a 21.285 punti, mentre il peggiore è il Dax di Francoforte (-1,7%), seguono il Cac 40 di Parigi (-1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,7%).
La Turchia preoccupa la Banca Centrale Europea, in particolare la politica monetaria dettata dal presidente Erdogan. Secondo un articolo del Financial Times, la vigilanza della Bce starebbe monitorando da vicino la situazione in Turchia poiché la difficile situazione economica che sta caratterizzando il Paese potrebbe in qualche modo contagiare l’Europa, soprattutto le borse europee.
La lira turca da inizio anno ha perso un circa terzo del suo valore in scia al peggioramento delle relazioni con gli Stati Uniti. I rapporti tra Ankara e Washington, infatti, si sono inaspriti sull’arresto in Turchia del pastore evangelico Andrew Brunson accusato di terrorismo, con i negoziati di ieri tra le delegazioni dei due paesi che non sembrano aver avuto risultati.
In netto calo la divisa turca anche nella giornata odierna, con un crollo verticale di oltre il 5% sul dollaro a 5,87 sul biglietto verde. I timori della Bce riguardanti la Turchia hanno appesantito la moneta unica, con il cambio euro/dollaro che scende dello 0,5% a 1,1469. Poco mosso, invece, il dollaro/yen in area 111.
Numerosi gli appuntamenti macro di questa mattina. A giugno nel Regno Unito torna a crescere la produzione industriale, mentre è stabile l’attività manifatturiera. Inoltre, l’economia britannica continua a crescere, accelerando il passo nel 2° trimestre dell’anno.
In Italia, il surplus commerciale a giugno è aumentato a oltre 5 miliardi, portando l’avanzo commerciale nei primi sei mesi dell’anno a sfiorare i 19 miliardi. Sempre a giugno, in Francia, torna a crescere la produzione industriale e aumenta anche la produzione manifatturiera.
Sull’obbligazionario, in salita lo spread, che arriva a quota 257 punti base, con un incremento di 6 punti base, con il rendimento del Btp decennale pari al 2,92 per cento.
Tornando a Piazza Affari, gli unici titoli positivi sono UNIPOL (+1,4%) e UNIPOLSAI (+2,1%), dopo la pubblicazione dei risultati, questa mattina, prima dell’apertura dei mercati.
Tra i peggiori UNICREDIT (-3,4%) dopo che il Financial Times ha scritto che la Bce è preoccupata per l’esposizione di alcune grandi banche della zona euro verso la Turchia, alla luce del crollo della lira turca, anche se non vede la situazione ancora come critica.
Pesanti anche le perdite registrate da BANCO BPM (-1,3%), INTESA (-2,4%) e UBI (-1,5%).
Le vendite si concentrano soprattutto su STM (-4,7%).