Mps prosegue nel de-risking. La banca senese starebbe accelerando nella cessione di un portafoglio da 2 miliardi di sofferenze relativi al leasing (progetto Morgana). L’invio di una serie di brevi presentazioni relative al progetto sarebbe già partito.
È quanto riportano rumor di stampa, secondo i quali gli operatori potenzialmente interessati ad oggi sarebbero circa una decina e le offerte non vincolanti potrebbero arrivare entro fine settembre.
L’altra ipotesi che i vertici dell’istituto stavano valutando era la possibilità di cedere direttamente la controllata Mps Leasing & Factoring, che possiede anche la licenza bancaria, ma secondo gli stessi rumor è stata accantonata.
Sul fronte degli Utp, le indiscrezioni riportano che la banca starebbe sondando vari investitori per analizzare alcuni pacchetti di posizioni del valore compreso tra 5 e 50 milioni. L’obiettivo dell’istituto sarebbe quello di cederli singolarmente e non in blocco per spuntare il migliore prezzo possibile. Inoltre, i vertici di Mps starebbero pensando anche all’ulteriore dismissione di un portafoglio da 400 milioni di Utp.
Nel corso della conference call per la presentazione dei risultati, avvenuta lo scorso 3 agosto, l’Ad Marco Morelli aveva precisato che sono state ricevute delle offerte per un portafoglio di 800 milioni di Utp e che l’istituto sta lavorando alla cessione di un portafoglio da 2,7 miliardi di Npl di piccolo taglio. Quest’ultimo verrà immesso sul mercato nel corso del terzo trimestre e sarà suddiviso in categorie omogenee, con le offerte vincolanti attese entro l’ultimo trimestre dell’anno.
“Possiamo muovere verso un ratio del 10% a fine piano e possibilmente anche al di sotto”, aveva affermato il Ceo nel corso della conference call. Il piano di ristrutturazione prevede un Npe ratio sopra il 12% al termine del periodo.
Intorno alle 11:40 a Piazza Affari il titolo segna un calo dell’1,2% a 2,35 euro, mentre il Ftse Italia Banche lascia sul terreno il 2,6 per cento.