Obbligazioni – Lo spread sale sui timori per il crollo della lira turca

Le Borse europee si avviano a chiudere la settimana appesantite dal crollo della lira turca che sta mandando in rosso soprattutto le banche più esposte.

A tutto ciò si aggiungono le sanzioni degli Stati Uniti alla Russia che sembrano aprire un nuovo scontro commerciale, mentre sullo sfondo restano i dazi alla Cina.

Le tensioni sui mercati si stanno traducendo per l’Italia in un rialzo dello spread tra il Btp e il Bund tedesco, che dopo la chiusura della vigilia a 252 punti base ora viaggia a 260 pb (dopo un picco di 264), con il rendimento del Btp decennale che sale al 2,94 per cento.

Oltreoceano, a circa mezz’ora dall’apertura di Wall Street, i futures sui principali indici statunitensi si mostrano in ribasso seguendo la chiusura in lieve calo registrata ieri 9 agosto, lasciando presagire un avvio negativo per la Borsa di New York.

Dal fronte macroeconomico, cresce lievemente l’inflazione negli Stati Uniti nel mese di luglio. I prezzi al consumo hanno infatti registrato una crescita mensile dello 0,2% dopo il +0,1% del mese precedente. Il dato risulta in linea con le attese degli analisti. Su anno la crescita è stata del 2,9%, come nel mese di giugno, ma lievemente al di sotto del consensus (+3%).

Il T-bond scende di poco al 2,92% mentre continua a indebolirsi l’euro, che resta sotto la soglia psicologica di 1,15 dollari e in questo momento viene scambiato nei confronti del biglietto verde a 1,147 (contro la chiusura di ieri a 1,1571). La moneta unica è in calo anche verso la sterlina 0,898 e lo yen 127,21.