“Non c’è allo studio alcun progetto di possibile accorciamento della catena di controllo”.
È quanto ha ribadito nel corso della conference call sui risultati semestrali Carlo Cimbri, Ad di Unipol, riferendosi alla recente salita al 79,3% dalla holding bolognese nel capitale della controllata assicurativa UnipolSai. Il manager ha confermato che la strategia su UnipolSai è di tipo finanziario.
“Tra il 75% e l’80% è la nostra quota attuale e quella che avremo in futuro, a meno che non sopravvengano differenti ragioni strategiche che tuttavia al momento non vedo. Unipol non intende in alcun modo “superare la soglia dell’80%, per garantire un ammontare di flottante adeguato alla dimensione che ha la società, ossia oltre un miliardo”, ha sottolineato il Ceo.
Cimbri ha poi fatto presente che “il titolo era in calo a Piazza Affari, quindi abbiamo valutato di incrementare a poco meno dell’80% perché riteniamo che il valore della compagnia sia diverso. Unipol alloca liquidità sulla controllata UnipolSai perché riteniamo che in un rapporto rischi/opportunità i titoli della compagnia rappresentino per noi il miglior investimento possibile”.
Inoltre, Cimbri ha ribadito che non punta a superare la soglia del 19,9% nel capitale di Bper per cui ha già ricevuto l’autorizzazione (con Unipol che innanzitutto valuterà nei prossimi sei mesi se raggiungere suddetto limite), che non ha intenzione di assumere un controllo di fatto sulla banca modenese e che non mira a creare un conglomerato finanziario con la stessa.