Nel caso l’Opa lanciata da F2i e Mediaset su Ei Towers non dovesse raggiungere la soglia del 90% il fondo guidato da Renato Ravanelli potrebbe “acquistare un quantitativo inferiore di azioni ma sufficiente per fondere Ei Towers in 2i Towers e raggiungere comunque il delisting, che permetterà la semplificazione degli assetti proprietari e una gestione più flessibile”.
A dichiararlo è lo stesso Ravanelli in un’intervista al Corriere, nella quale ha ribadito che “se l’Opa andrà a buon fine, Mediaset cederà il controllo delle torri Ei Towers a F2i, che gestirà l’infrastruttura con criteri di mercato e indipendenza”. F2i deterrà il 60% di Ei Towers mentre Mediaset manterrà il 40%, passando da azionista di maggioranza a secondo socio.
L’operazione darà vita ad “una rete di trasmissione neutrale, aperta, non verticalmente integrata, pronta a valutare in futuro aggregazioni” poiché nelle infrastrutture come in tutti gli altri settori “mettersi insieme, fare rete e realizzare economie di scala è fondamentale per essere competitivi”. L’obiettivo è quello di “creare il primo operatore italiano indipendente e leader nelle infrastrutture per il digitale terrestre e le telecomunicazioni, un settore strategico per l’Italia”.
Si ricorda che Ei Towers gestisce un parco di circa 3.300 infrastrutture, di cui 2.300 torri broadcasting e oltre 1000 torri per telefonia mobile distribuite su tutto il territorio nazionale.