Seduta flat, quella di martedì, per il settore Commercio il cui indice ha chiuso un -0,1%, sostanzialmente in linea sia con il corrispondente europeo (-0,2%) sia con il Ftse Mib (-0,3%).
Il tutto con ancora sullo sfondo le preoccupazioni in relazione alla crisi turca, a seguito del crollo della lira nelle ultime giornate.
Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib dopo il delisting di Ynap, ha registrato un +0,8 per cento. La società ha comunicato di aver acquistato tra il 6 e il 10 agosto 374.243 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,3444 euro per azione, per un controvalore complessivo di 2.748.585,80 euro. L’operazione rientra nell’ambito del piano di buy – back da destinare al servizio dei piani stock option deliberato dall’assemblea degli azionisti dello scorso 23 aprile.
Tra le Mid ha fatto meglio Marr, appena sotto la parità (-0,2%). Poco mossa anche Parmalat (-0,4%) mentre Autogrill ha ceduto l’1 per cento.
Infine tra le Small la migliore è stata Chl (+10%).
Ben comprata anche La Doria (+3,2%), che ha ridotto così il calo da inizio anno al 39,4 per cento.
Sul fronte internazionale si riporta che Ceconomy, gruppo tedesco attivo nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici nonché competitor di Unieuro (-0,8%), ha comunicato i conti del terzo trimestre 2017/2018. Numeri da cui emergono ricavi in flessione dello 0,7% (+0,8% tenendo conto degli effetti valutari e di variazioni portafoglio), a 4.598 milioni e un eps di -0,32 euro (-0,09 euro nel terzo trimestre 2016/2017) scontando un impairment di circa 138 milioni legato a Metro.