Mercati – Positivi su ripresa colloqui Usa-Cina, in controtendenza Milano (-1,4%)

Il Ftse Mib (-1,4%), zavorrato da Atlantia (-24%) resta in coda ai listini europei e amplia il divario dagli altri indici che, intorno alle 11:40, si attestano in territorio positivo.

Il ripristino delle trattative commerciali fra Stati Uniti e Cina e l’attenuarsi dei timori legati alla crisi turca consentono al Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) di rimbalzare lievemente dopo le perdite della seduta precedente in cui Piazza Affari è rimasta chiusa per festività.

Oltreoceano i futures di Wall Street preannunciano una partenza sopra la parità, dopo l’annuncio che il vice ministro del commercio di Pechino farà visita negli Usa a fine mese per riprendere i negoziati con Washington.

Dinamica che consente allo yuan di recuperare terreno sul dollaro, riportando il relativo cambio a quota 6,9 mentre prosegue la rimonta della lira turca che risale fino a 5,8 rispetto al biglietto verde, sostenuta anche dalla volontà del Qatar di investire circa 15 miliardi di dollari per sostenere l’economia del paese. Cambio euro/dollaro in lieve rialzo a 1,137 mentre la sterlina è poco mossa dopo i dati positivi sulle vendite al dettaglio del Regno Unito, nel giorno in cui riprendono i colloqui per la Brexit a Bruxelles.

Fra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 65 e 71 dollari al barile, dopo il calo di ieri innescato dall’aumento a sorpresa delle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario si ridimensiona lo spread  Btp-Bund, che scende in area 281 punti con il rendimento del primo a quota 3,12 per cento.

Tornando a Piazza Affari l’attenzione resta su ATLANTIA (-24%), schiacciata dal peso della minaccia del governo di revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia in relazione al crollo del viadotto di Genova.

Contrastati i titoli bancari e industriali, sottotono in particolare il produttore di microchip STM (-3%).

In controtendenza UNIPOL (+3%), seguito da CAMPARI e BUZZI entrambe a +1,8 per cento.