Mattinata positiva fin qui per il titolo Atlantia dopo il tonfo di ieri (-22,3%). Intorno alle 10:00 le azioni della holding infrastrutturale viaggiano in rialzo del 6,7% a 19,54 euro, a fronte dell’andamento flat del Ftse Mib (-0,1%).
Ieri intanto Standard & Poor’s ha posto sotto “negative watch” i rating della stessa Atlantia e delle controllate Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma, in relazione al crollo del ponte di Genova. “Le cause del collasso”, recita la nota dell’agenzia, “sono attualmente sconosciute ed è difficile quantificarne le conseguenze dal punto di vista operativo e finanziario. Sono possibili procedimenti giudiziari o addirittura la risoluzione del contratto di concessione unica, qualora l’operatore non rispetti i suoi obblighi materiali. Potrebbero anche emergere costi operativi aggiuntivi derivanti da ispezioni di sicurezza di emergenza o manutenzione di beni di età simile o di progettazione costruttiva, mettendo sotto pressione i ratios”.
Per questo i rating ‘BBB +’ emessi su Atlantia e le sue controllate sono stati posti sotto “CreditWatch negative”, che riflette il rischio di “potenziali azioni contenziose ad Atlantia, con conseguenti multe legali per danni o persino la risoluzione della concessione Aspi. L’entità delle conseguenze operative e finanziarie rimane incerta, nonché i tempi e l’importo di eventuali pagamenti di indennizzo in caso di risoluzione”. Da tenere in considerazione, inoltre, la capacità eventuale della Società di rimborsare integralmente e puntualmente i bond Autostrade per l’Italia, su cui è stata emessa un’opzione put.
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intanto ha chiesto ad Aspi di fornire entro 15 giorni una relazione sugli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità del ponte Morandi e “prevenire ogni evento accidentale”. Il MIT ha chiesto inoltre il ripristino rapido e integrale del viadotto con oneri esclusivamente a carico della società e ha avviato accertamenti per valutare eventuali gravi inadempimenti contrattuali da parte del concessionario.
Secondo quanto dichiarato dal vice ministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, il governo prenderà un provvedimento per mettere in mora Autostrade per l’Italia e sta valutando se revocare in tutto o in parte la concessione o se comminare una sanzione. Una parziale frenata rispetto alle prime dichiarazioni dei vicepremier Salvini e Di Maio che, secondo fonti di stampa, sarebbe imputabile ad un avviso della Consob nei confronti dell’esecutivo in merito ai rischi di turbativa del mercato.
Si segnala infine che martedì prossimo dovrebbe tenersi un Cda straordinario di Autostrade per l’Italia, mentre mercoledì si riunirà il board di Atlantia. L’Ad Giovanni Castellucci potrebbe presentare le proprie dimissioni ma è improbabile che queste vengano accolte dai consiglieri.