Settimana corta in calo frazionale per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che nelle scorse quattro sedute è arretrato di 0,8 punti percentuali, sovraperformando però il corrispondente indice europeo (-2,8%) e il Ftse Mib (-3,2%).
In calo le quotazioni del greggio, con il Wti a 66 $/bl e il Brent a 71,2 $/bl poco dopo la chiusura di venerdì. A penalizzare i futures sul petrolio sono stati principalmente i timori legati a una diffusione della crisi turca ad altre economie emergenti e il deciso aumento, a sopresa, delle scorte Usa evidenziato dai dati EIA.
Sull’azionario, limita le perdite Saipem (-0,7%) che nel corso dell’ottava ha toccato i massimi da febbraio 2017 in scia all’upgrade da “underweight” a “overweight” con target price a 5,2 euro da parte di Barclays e da “sell” a “neutral” di Redburn.
In leggero ribasso anche Eni (-0,8%) che si è rafforzata in Egitto ottenendo una nuova licenza esplorativa ed estendendo alcune concessioni, mentre è stata una settimana di debolezza per Tenaris (-4,1%).
Tra le Mid Cap brillante Saras (+2,3%) in controtendenza al settore mentre le vendite hanno penalizzato Maira Tecnimont (-6,2%).
Infine, andamento opposto nell’ottava per le società a minore capitalizzazione d’Amico (-0,9%) e Gas Plus (+1,7%).