Dopo aver raggiunto nella seduta dello scorso 1° agosto il nuovo massimo relativo a 8,06 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Matteo Del Fante hanno avviato un deciso movimento discendente che ha registrato nelle ultime tre giornate borsistiche (compresa quella odierna) una decisa accelerazione.
Agli attuali livelli, un nuovo segnale di debolezza per i corsi delle azioni Poste Italiane potrebbe arrivare dal cedimento del supporto statico posizionato a 6,732 euro, al di sotto del quale il successivo livello da monitorare è individuabile a 6,63 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo ulteriore supporto, il nuovo aumento della pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo postale e finanziario potrebbe così implicare il raggiungimento di un primo obiettivo ribassista a 6,458 euro, al di sotto del quale il successivo target è posizionabile a quota 6,255 euro.
All’interno di un quadro ribassista nel medio e nel breve periodo, lo scenario negativo appena delineato per i corsi delle azioni Poste Italiane potrebbe essere accantonato, invece, nel caso di rapido ritorno delle quotazioni dei titoli in esame sopra una prima resistenza statica posizionata a 6,862 euro. In questo caso, i corsi delle azioni Poste Italiane potrebbero tentare un allungo verso la successiva resistenza posta a 6,97 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono individuabili a 7,098 euro prima e a quota 7,198 euro in seguito.
La performance da inizio 2018 dei titoli Poste Italiane è pari al +7,9%, mentre il target price medio sulla base dei contributi degli 11 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 8,30 euro, con un potenziale rialzista del 22,6% per cento.
Prezzo di riferimento: 6,77 euro
+6,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 7,198 euro;
+4,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 7,098 euro;
+3,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,97 euro;
+1,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,862 euro;
-0,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,732 euro;
-2,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,63 euro;
-4,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 6,458 euro;
-7,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 6,255 euro.