Oggi il titolo fa prezzo solo dopo circa mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni e, intorno alle 10:00, segna un calo dell’8% a 17,8 euro. Venerdì Atlantia aveva tentato un recupero chiudendo in rialzo superiore al 5 per cento. La controllata Autostrade per l’Italia (Aspi) è ancora sotto i riflettori per il crollo del ponte Morandi di Genova di martedì scorso.
Sabato scorso in una conferenza stampa Fabio Cerchiai e Giovanni Castellucci, rispettivamente presidente e amministratore delegato sia di Aspi sia della capogruppo Atlantia, hanno annunciato un piano di investimenti per la città di Genova da 500 milioni, che include la ricostruzione del ponte in acciaio e aiuti alle famiglie colpite. Al mezzo miliardo si dovranno aggiungere i risarcimenti se saranno accertate le responsabilità del crollo.
Questo però non basta ai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che hanno parlato rispettivamente di “elemosina” e di “minimo sindacale”. Di Maio ha poi ribadito che il governo ha la chiara volontà politica di ritirare le concessioni ad Aspi e ha intenzione di accelerare il procedimento di revoca. Per Salvini invece non ci sono spaccature all’interno del governo sulla scelta di revocare la concessione.
