Ottava negativa per il settore Commercio il cui indice ha riportato un -1,2%, al di sopra sia del corrispondente europeo (-1,4%) sia del Ftse Mib (-3,2%).
Settimana nella quale il focus degli investitori si è mantenuto sulla situazione in Turchia e sulla tragedia di Genova ma anche sull’annuncio di un prossimo incontro tra i vice ministri del commercio cinese e statunitense con l’obiettivo di evitare di aggravare il conflitto.
Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib dopo il delisting di Ynap, ha registrato un +4,3 per cento. Performance sostenuta anche dalla conferma della raccomandazione buy con target price alzato a 8,3 euro dal precedente 7,4 euro da parte di Berenberg. Si segnala che la società ha comunicato di aver acquistato tra il 6 e il 10 agosto 374.243 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,3444 euro per azione, per un controvalore complessivo di 2.748.585,80 euro. L’operazione rientra nell’ambito del piano di buy – back da destinare al servizio dei piani stock option deliberato dall’assemblea degli azionisti dello scorso 23 aprile.
Tra le Mid ha fatto meglio Marr seppur con un -1,1 per cento, seguita da Parmalat con un -1,8 per cento. Autogrill ha invece lasciato sul terreno il 4,7 per cento.
Infine tra le Small la migliore è stata La Doria con un rialzo del 7,2 per cento. Ben comprate anche Chl (+5,3%), Damiani (+1,6%), Ivs (+1,2%) e Valsoia (+1%).
Scivola in fondo al comparto ePrice con un ribasso dell’8,2 per cento.
Sul fronte internazionale si riporta che Ceconomy, gruppo tedesco attivo nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici nonché competitor di Unieuro (-5,5%), ha comunicato i conti del terzo trimestre 2017/2018. Numeri da cui emergono ricavi in flessione dello 0,7% (+0,8% tenendo conto degli effetti valutari e di variazioni portafoglio), a 4.598 milioni e un eps di -0,32 euro (-0,09 euro nel terzo trimestre 2016/2017) scontando un impairment di circa 138 milioni legato a Metro.