Infrastrutture – Perdite a doppia cifra per i gestori autostradali nella settimana

L’indice infrastrutture italiane ha terminato le quattro sedute dal 13 al 17 agosto (per la chiusura per festività del 15) in calo del 14,8%, sottoperformando nettamente l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (-0,7%) e il Ftse Mib (-3,2%).

In questa settimana negativa per gli eurolisitini gli operatori internazionali si sono concentrati prevalentemente sulle vicende della Turchia e sul crollo della lira, parzialmente controbilanciata dalla notizia positiva dell’incontro, in programma questa settimana, fra i vice ministri del commercio di Stati Uniti e Cina. A Piazza Affari focus sul crollo del viadotto di Genova che ha scatenato le polemiche attorno ad autostrade per l’Italia e alla controllante Atlantia.

Proprio la big cap del settore ha chiuso le quattro sedute in profondo rosso a -21,8%, nonostante un parziale recupero nella seduta di venerdì. Il governo resta intenzionato a revocare la concessione ad Aspi anche se l’ipotesi sembra difficilmente percorribile anche a causa dei costi elevati e Atlantia ha contestato l’annuncio “effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell’accaduto”.

Intanto S&P ha messo sotto osservazione il rating della Società e delle controllate Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma mentre Moody’s potrebbe rivedere il giudizio laddove ci fosse effettivamente l’intervento del governo sulla concessione.

Sottotono anche le mid cap Sias (-10,2%) e Astm (-15,9%), penalizzate dalla prospettiva di maggiori investimenti in manutenzioni, così come la small cap Autostrade Meridionali (-2,2%) seppur in misura minore.

Per quanto riguarda Ei Towers (-0,5%) l’Ad di F2i, Renato Ravanelli, ha dichiarato che nel caso l’Opa lanciata insieme a Mediaset non dovesse raggiungere la soglia del 90% il fondo potrebbe “acquistare un quantitativo inferiore di azioni ma sufficiente per fondere Ei Towers in 2i Towers e raggiungere comunque il delisting”.

Infine si segnala che la A35 Brebemi ha confermato le previsioni di crescita, registrando un incremento delle percorrenze, rispetto al precedente anno, pari a oltre il 40 per cento.