Le Borse europee si apprestano a chiudere la seduta odierna consolidano i rialzi della mattinata e sostenute dall’avvio sopra la parità di Wall Street. Poco prima delle 16:00, il Ftse Mib viaggia poco sopra la parità (+0,1% a 20.431 punti) restando in coda agli Eurolistini capitanati dal Dax di Francoforte (+1,2%) e, a seguire, il Cac 40 di Parigi (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).
I mercati rispondono positivamente alla notizia della riapertura delle trattative tra Stati Uniti e Cina. Secondo il Wall Street Journal gli incontri tra i diplomatici delle due superpotenze si terranno mercoledì e giovedì. Sempre secondo il quotidiano, il meeting dei prossimi giorni è propedeutico a un vertice tra Donald Trump e il premier Xi Jinping che dovrebbe tenersi in novembre.
Nel pomeriggio il cambio euro/dollaro resta a cavallo di 1,14, in attesa prenda il via un nuovo round di colloqui tra Washington e Pechino sul tema dazi. Questo lunedì si indebolisce la lira turca, con il cambio USD/TRY che rimbalza dell’1,4% a 6,15, dopo l’ulteriore taglio del rating del credito del paese venerdì e sulla scia delle notizie di spari contro l’ambasciata Usa ad Ankara. La lira si è ripresa dai minimi storici di circa 7,2 a dollaro raggiunti poco più di una settimana fa ma segna comunque un tonfo del 23% sul mese in corso.
Intanto, lo spread tra i rendimenti dei Btp e Bund decennali si attesta in calo sotto i 277 punti, dopo l’avvio in aumento a 283. In rialzo il petrolio con il Wti che sale dello 0,3% a 66,1 dollari al barile, mentre il Brent sale dello 0,6% a 72,2 dollari.
Tornando a Piazza Affari, scatta al primo CAMPARI (+3,2%), scalzando FCA (+2,7%), che rimbalza dopo il calo della settimana scorsa, sostenuta dal buon andamento del settore auto europeo. Bene anche al resto della galassia Agnelli-Elkann e, in particolare, EXOR (+1,8%) e FERRARI (+1,3%).
In coda al listino troviamo ATLANTIA (-7%) che sconta la determinazione del Governo a sospendere la concessione autostradale ad Aspi dopo il crollo del ponte Morandi di Genova. Proprio oggi Aspi ha ricevuto la lettera di contestazione del Mit che ha assegnato alla società il termine di 15 giorni per fornire le relative controdeduzioni. Le vendite colpiscono anche UNIPOL (-2,2%), POSTE ITALIANE (-1,4%), BANCO BPM (-1,5%) e A2A (-1,9%).