Infrastrutture – Comparto affossato (-3%) dai concessionari di autostrade

L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta di ieri a -3%, sottoperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (+0,9%) e il Ftse Mib (+0,3%).

Le principali borse europee hanno chiuso la giornata di ieri in positivo. Gli investitori guardano con attenzione alle tensioni commerciali tra Usa e Cina, dove il clima sembra distendersi dopo l’annuncio della riapertura dei negoziati. Secondo alcuni rumors, infatti, le delegazioni dei due Paesi si dovrebbero incontrare questa settimana per tentare di sanare le divergenze in materia di dazi.

Tornando al settore infrastrutture, Rai Way mette a segno il +1,2%, tra le poche performance positive del comparto. Sopra la parità anche Inwit (+0,4%), Toscana Aeroporti (+0,4%) e Fnm (+0,2%).

Giornata nera quella di ieri per le società che gestiscono le autostrade italiane. La determinazione del Governo di sospendere la concessione ad Autostrade per l’Italia (Aspi) dopo il crollo del ponte Morandi di Genova fa scendere ancora Atlantia (-4,7%). Vendite anche su Astm (-3,6%) e Sias (-4,2%), oltre ad Autostrade Meridionali (-3%).

Nel fine settimana Aspi ha annunciato la propria disponibilità a stanziare 500 milioni per coprire i costi e a ricostruire il ponte in otto mesi, ma per il Governo si tratta solo di un risarcimento parziale. Inoltre, la controllata di Atlantia ha ricevuto ieri la lettera di contestazione del Mit che ha assegnato alla società il termine di 15 giorni per fornire le relative controdeduzioni.

Ribasso frazionario per Aeroporto di Bologna (-0,8%). La società ha intenzione di proseguire nel “Programma Cina” dopo la decisione della compagnia aerea italiana Blue Panorama Airlines di concludere la collaborazione con il tour operator cinese Phoenix Travel Worldwide. Il gestore dello scalo emiliano intende dunque attivare nuove partnership che consentano di riprendere in tempi brevi i voli con la Cina.