Avvio incerto questa mattina per le Borse europee, caute sulle possibilità di successo dei prossimi negoziati tra Usa e Cina sulla questione commerciale.
Intorno alle 9:15, a Milano il Ftse Mib avanza dello 0,1% in area 20.530 punti. In lieve rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) mentre viaggia in leggero ribasso il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Oltre al dialogo Usa-Cina, gli operatori sono concentrati sul meeting delle Banche Centrali di Jackson Hole, che potrebbe dare indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria e su eventuali interventi a sostegno delle economie emergenti come quella turca.
In Italia il focus rimane anche sulla prossima manovra finanziaria in cui, secondo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, potrebbe essere sforato il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil per far fronte agli investimenti in infrastrutture divenuti priorità dopo la tragedia di Genova.
Il Def è atteso anche da Moody’s, che ha deciso di rinviare dopo la manovra l’eventuale revisione del rating dell’Italia, ora “Baa2”.
Nel comparto del reddito fisso, lo spread Btp-Bund riparte da 273 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,03 per cento.
Per quanto riguarda il mercato delle valute, in calo il dollaro nei confronti delle altre valute, con l’euro/dollaro a 1,152 e il dollaro/yen a 110,1.
Fra le materie prime invece poco mossi il Wti a 66,7 $/bl (+0,4%) e il Brent a 72,2 $/bl (-0,2%).
Tornando a Piazza Affari, vola SAIPEM (+3,3%) in apertura, beneficiando dell’annuncio di nuovi contratti per 700 milioni di dollari.
Partenza positiva anche per ATLANTIA (+2,6%) che ha ricevuto ieri la lettera di contestazione da parte del Governo in merito ai fatti di Genova, a cui dovrà rispondere entro 15 giorni. Oggi e domani, inoltre, si terranno i CdA della società e della controllata Autostrade per l’Italia.
In fondo al listino, ma in calo frazionale, AZIMUT (-0,5%) ed EXOR (-0,3%).