Il Ftse Mib di Milano consolida i rialzi del pomeriggio e archivia le contrattazioni con un guadagno dell’1,5% a 20.783,79 punti, sovraperformando tutti gli altri indici europei. Chiusura positiva per il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%); arretra invece il Ftse 100 di Londra (-0,3%). Oltreoceano, i principali indici di Wall Street viaggiano in rialzo tra lo 0,4 e 0,7 per cento.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha recentemente attaccato su due fronti. In primo luogo, contro l’incontro che inizia domani tra Washington e la Cina, quando ieri ha detto in un’intervista alla Reuters che non si aspettava grandi progressi; in secondo luogo, contro il suo stesso tetto, la Federal Reserve statunitense, quando ha definito l’istituto centrale “insistente” a causa della sua intenzione di proseguire sulla strada della “normalizzazione” monetaria, continuando ad aumentare i tassi di interesse.
Domani, una delegazione cinese sarà a Washington per discutere con un team di americani capitanato dal sottosegretario al Tesoro, David Malpass. Gli ostacoli non mancano viste le intenzioni degli Usa e visto che giovedì dovrebbero scattare i dazi Usa del 25% su 16 miliardi di dollari di importazioni cinesi, a cui Pechino ha promesso di rispondere in modo equivalente.
Nell’obbligazionario, ottimo il livello dello spread, che scende fino a 262 punti base, con un calo di 8 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del Btp a 10 anni che si posiziona al 2,95 per cento.
Incombono gli appuntamenti con le revisioni dei rating sull’Italia e la qualità del credito: il 31 agosto è in programma quella di Fitch (attuale: BBB con outlook stabile), mentre Moody’s (attuale: Baa2, in “negative watch”) ieri ha rinviato la revisione a fine ottobre (dal 7 settembre previsto in precedenza) in attesa di maggiore chiarezza sul percorso fiscale e sull’agenda delle riforme del Paese e in particolare la legge di bilancio prevista in autunno.
Sul Forex, l’euro ha reagito alle parole di Donald Trump recuperando terreno contro il biglietto verde, portandosi sui massimi dal 10 agosto. Il cambio euro/dollaro al momento viene scambiato intorno a quota 1,1517.
Tra le commodities, il petrolio è in rialzo a 67,2 dollari per il barile Wti mentre il Brent sale leggermente a 72,5 dollari. L’oro mostra un timido guadagno a 1.196 (+0,2%).
Tornando a Piazza Affari, chiude in cima al listino principale SAIPEM (+7%) dopo essersi aggiudicata nuovi contratti nell’E&C Offshore in Guyana e Congo per un valore complessivo di 700 milioni di dollari.
Riesce nel rimbalzo ATLANTIA (+2,5%). Il Cda di Autostrade per l’Italia ha approvato il piano da 500 milioni per il disastro di Genova, annunciato dall’Ad Giovanni Catellucci sabato pomeriggio.
Il restringimento dello spread con il Bund ha alimentato il ritorno sugli asset del credito, “dimenticati” nella prima parte di agosto, con acquisti su UBI (+4,1%) e INTESA (+3,4%). Bene anche POSTE ITALIANE (+3,2%).
Pochi i titoli in rosso del Ftse Mib: realizzi su CAMPARI (-1,6%) e MONCLER (-1%) ieri tra i migliori, mentre chiude invariata A2A dopo le dichiarazioni che arrivano da rappresentanti del Governo italiano circa la possibile revisione del sistema delle concessioni per il comparto idroelettrico.