Mercati – Europa prudente con Milano sulla parità

Le Borse del Vecchio Continente proseguono la seduta odierna all’insegna della cautela. Intorno a mezzogiorno, il Ftse Mib di Milano è sostanzialmente stabile a 20.782 punti, sulla stessa scia il Dax di Francoforte e l’Ibex 35 di Madrid. Viaggiano leggermente sopra la parità il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

In una giornata scarna di dati macro, gli investitori attendono i dettagli dell’esito del vertice di agosto della Federal Reserve nel corso della giornata. Ieri il Presidente Usa Donald Trump si è detto “non entusiasta” della decisione della Fed di alzare i tassi di interesse. I mercati si aspettano che la banca alzi i tassi a settembre e poi ancora una volta entro fine anno. Finora, la banca centrale ha alzato i tassi cinque volte sotto il governo Trump.

L’attenzione del mercato è rivolta anche ai colloqui sul commercio tra Washington e Pechino. Inoltre, il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell parteciperà al simposio economico di Jackson Hole venerdì, con i trader che cercheranno di capire se si lascerà sfuggire indizi sull’andamento futuro dei tassi.

Tra le materie prime l’oro è salito leggermente a 1.202 dollari l’oncia. Aumenta il prezzo del greggio con il Brent in rialzo dell’1,2% a 73,5 dollari al barile, mentre il Wti cresce dell’1% a 66,5 dollari al barile. I report dell’American Petroleum Institute (API) hanno rivelato un calo delle scorte statunitensi, mentre continua a pesare una possibile carenza di greggio iraniano dovuta alle sanzioni Usa. Oggi pomeriggio verranno diffusi i dati settimanali sulle scorte di greggio e benzina negli Stati Uniti.

Sulla parità lo spread Italia-Germania, che rimane a quota 262 punti base, con il rendimento del Btp decennale che si posiziona al 2,94 per cento. Nel Forex, nessuna variazione significativa per l’euro/dollaro, che scambia sui valori della vigilia a 1,157.

Tornando a Piazza Affari, la migliore è UNIPOLSAI (+2,1%), insieme alla controllante UNIPOL (+1,5%). Tra i bancari si distinguono UBI (+2,1%) e UNICREDIT (+2,1%). Debole tra i tecnologici STM (-0,5%) complici i conti deludenti di AAA Technologies, fornitore di componenti per l’iPhone così come il gruppo italo-francese. Inverte rotta ATLANTIA (-1,9%) mentre è iniziato il Cda convocato per un’analisi del dossier del tragico crollo del ponte sull’A10 a Genova.