Le Borse europee archiviano le contrattazioni all’insegna dell’incertezza, confermando che gli investitori, dopo gli scossoni degli ultimi mesi, hanno adottato una posizione di attesa. Il Ftse Mib di Milano arretra dello 0,4% a 20.699,7 punti, in controtendenza rispetto a tutti gli altri Eurolistini. Il migliore è l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), a seguire il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Dax di Francoforte (invariato). Oltreoceano, i principali indici di Wall Street viaggiano contrastati: S&P 500 (+0,1%), Nasdaq (+0,3%) e il Dow Jones (-0,1%).
In una giornata scarna di dati macro rilevanti, gli investitori guardano ai colloqui sul commercio tra Washington e Pechino, mentre arriva un’altra doccia fredda per l’Ue. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sarebbe pronto a mettere una tassa del 25% sulle auto provenienti dall’Unione europea.
Riflettori puntati anche sulle prossime mosse di politica monetaria statunitense. In serata saranno pubblicati i verbali del Fomc. Dopo le critiche del Presidente Trump alla politica monetaria della Fed, l’attenzione è rivolta al meeting di Jackson Hole di venerdì 24 agosto, dove parlerà il numero uno della Banca Centrale americana Jerome Powell.
Intanto, il ministro tedesco degli Esteri, Heiko Maas, ha proposto di creare un sistema di pagamenti che sia indipendente dagli Stati Uniti, in modo che l’Europa possa gestire le operazioni finanziarie in tutta libertà. È un mezzo per salvare l’accordo firmato tra Iran e Occidente. Si tratta di istituire un canale di pagamenti privilegiato che sia indipendente dall’America, creare un Fondo Monetario Europeo e anche un sistema Swift indipendente.
Sul mercato valutario, l’euro prosegue il rafforzamento avvicinandosi a 1,16 dollari (a 1,1592). Petrolio in deciso apprezzamento con Wti a 67,5 dollari al barile (+2,5%) e Brent a 74,3 dollari al barile (+2,3%) sulla scia delle stime dell’Api su un calo consistente delle scorte Usa nella settimana terminata il 17 agosto. Nel pomeriggio le statistiche ufficiali pubblicate dall’Eia hanno mostrato un calo delle scorte di greggio oltre le attese degli analisti. In rialzo lo spread Italia-Germania che sale a quota 271 punti base, con il rendimento del Btp decennale che supera il 3 per cento.
Tornando a Piazza Affari, la peggiore è PIRELLI (-4,6%) che subisce il profit warning di Continental, che colpisce anche BREMBO (-2,2%). Arretra anche ATLANTIA (-3,8%), il cui Cda ha conferma il proprio impegno attivo nella vicenda del crollo del ponte Morandi a Genova. Le banche terminano contrastate con UBI (+0,7%) in evidenza, mentre MEDIOBANCA (-2%) e BANCO BPM (-0,8%) indietreggiano. Si riscatta invece A2A (+0,1%), dopo qualche giorno di debolezza a causa dei rischi di una revisione delle concessioni sulle attività idroelettriche. Salgono anche i petroliferi con i rialzi più evidenti che interessano SAIPEM (+1,3%) ed ENI (+0,9%). Chiude in vetta al listino principale BANCA GENERALI (+2,6%).