La maggior parte delle borse europee si è affacciata in territorio positivo, anche se con un passo non tanto convinto, mentre i principali indici di Wall Street viaggiano sotto la parità. Intorno alle 16:00, il Ftse Mib di Milano, dopo aver fatto una capatina in rialzo, torna a cedere lo 0,4% a 20.690 punti. Il migliore indice in Europa è l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), seguito dal Cac 40 di Parigi (+0,2%) e dal Ftse 100 di Londra (+0,1%); arretra invece il Dax di Francoforte (-0,2%).
L’attesa per i negoziati tra Stati Uniti e Cina sul commercio e per la pubblicazione delle minute dell’ultimo meeting della Federal Reserve (criticata da Trump negli ultimi giorni) si uniscono alla delicata situazione del presidente Usa, “accerchiato” dalle vicende giudiziarie che coinvolgono i suoi due ex collaboratori Michael Coehn e Paul Manaafort contribuendo a una partenza estremamente incerta per le Borse europee: i principali indici sono in sostanziale equilibrio.
L’ex avvocato personale di Trump, Coehn, si è dichiarato colpevole di violazioni alle norme sui finanziamenti elettorali accusando l’attuale presidente di aver orchestrato le operazioni. L’ex manager della campagna elettorale di Trump, Manafort, è stato condannato per truffa e evasione fiscale in Virginia.
Secondo quanto riporta la Cnbc, durante un comizio in West Virginia, Trump sarebbe pronto a mettere una tassa del 25% sulle auto provenienti dall’Unione europea. Quanto detto dal presidente Usa, se fosse confermato, arriverebbe a poche ore dalle affermazioni del ministro del Commercio, Wilbur Ross, riportate dal Wall Street Journal che aveva comunicato un rinvio della scadenza per la conclusione della controversa indagine dell’amministrazione degli Stati Uniti.
Intanto, il ministro tedesco degli Esteri, Heiko Maas, ha proposto di creare un sistema di pagamenti che sia indipendente dagli Stati Uniti, in modo che l’Europa possa gestire le operazioni finanziarie in tutta libertà. È un mezzo per salvare l’accordo firmato tra Iran e Occidente. Si tratta di istituire un canale di pagamenti privilegiato che sia indipendente dall’America, creare un Fondo Monetario Europeo e anche un sistema Swift indipendente.
Leggermente in rialzo lo spread Italia-Germania, che sale a quota 268 punti base, con il rendimento del Btp decennale che si posiziona al 2,82 per cento. Sul mercato valutario si conferma il rafforzamento dell’euro sul dollaro: il cambio si attesta a 1,1599 da 1,1571 di ieri sera. Il petrolio sale di mezzo punto percentuale con il Brent sopra quota 74 dollari al barile e il Wti sopra i 67 dollari al barile. Oggi pomeriggio verranno diffusi i dati settimanali sulle scorte di greggio e benzina negli Stati Uniti.
Tornando a Piazza Affari, PIRELLI (-7%) e BREMBO (-2,7%) subiscono il profit warning di Continental. Arretra anche ATLANTIA (-3,1%), il cui Cda ha conferma il proprio impegno attivo nella vicenda del crollo del ponte Morandi, a Genova, preannunciando al contempo misure atte a contrastare gli effetti negativi sul titolo dovuti al massiccio newsflow seguito alla tragedia dello scorso 14 agosto. Le banche sono contrastate con UBI in evidenza (+1,1%), mentre MEDIOBANCA (-2,2%) e BANCO BPM (-0,8%) indietreggiano. Riscatto invece per A2A (+0,7%), dopo qualche giorno di debolezza a causa dei rischi di una revisione delle concessioni sulle attività idroelettriche. In cima al listino principale si conferma UNIPOLSAI (+2,1%).