Seduta all’insegna del denaro per il Ftse Italia Servizi Pubblici (+1,1%), che ha leggermente sottoperformato il Ftse Mib (+1,5%). Il corrispondente indice settoriale ha invece guadagnato lo 0,5 per cento.
Gli acquisti sui titoli del comparto sono stati sostenuti dalla buona flessione dei rendimenti sui titoli di Stato italiani, con il Btp a 10 anni che ha uno yield del 2,95%, in flessione di oltre 5 punti base rispetto alla chiusura di ieri e che ha uno spread di 262 punti base rispetto al corrispondente Bund.
Positive le Big del settore, Italgas (+1,3%), Snam (+1,1%), Terna (+1,1%) eEnel (+1,1%).
Tra le Mid Cap, svetta Hera (+2,2%). Positiva anche Ascopiave (+1,5%). Plavisgas, socio di Asco Holding con una quota dell’8,61%, si è dichiarato contrario alla somma di 3,75 euro proposta agli azionisti che controllano la multi-utility veneta, con una partecipazione del 61,6% del capitale, a seguito della modifica dello statuto della stessa Holding. Ad alzare il velo sulla contestazione di Plavisgas, un articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano “Il Sole24Ore” in cui si riporta che l’offerta di 3,75 euro non è giudicata in linea con quanto disciplinato dall’art 2437 quater del codice civile in quanto intempestiva e non corrispondente al valore effettivo di liquidazione, alla luce soprattutto della manifestazione ì di interesse del Fondo F2i, la cui offerta non è ancora stata ben definita.
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, in forte recupero TerniEnergia che ha guadagnato ben 7,3 punti percentuali.