Seduta senza smalto per le Borse europee, che smarriscono i rialzi frazionali dell’avvio in scia agli indici deludenti Pmi dell’Eurozona. Intorno a mezzogiorno, il Ftse Mib di Milano si mantiene invariato a 20.698 punti, sulla stessa scia l’Ibex 35 di Madrid e il Ftse 100 di Londra. Avanza di poco il Cac 40 di Parigi (+0,2%), mentre il Dax di Francoforte è l’unico sotto la parità (-0,1%).
Gli investitori restano in attesa della pubblicazione dei verbali della Bce e dei dati macro americani, tra cui indici Pmi e sussidi di disoccupazione. Oggi prende il via il simposio dei banchieri centrali di Jackson Hole e domani parlerà il presidente della Fed, Jerome Powell.
Oggi entrano in vigore i nuovi dazi Usa sul Made in China. Dazi che preoccupano la Federal Reserve, comunque intenzionata a procedere con un nuovo rialzo dei tassi a settembre, come emerso dal Verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria. La speranza è che la ripresa delle trattative commerciali tra Washington e Pechino possa portare ad una “tregua”, ritenuta dagli analisi quanto mai necessaria per garantire l’attuale trend di ripresa dell’economia globale.
Sul mercato dei cambi, l’euro torna sotto quota 1,16 dollari (a 1,1559 dollari): il biglietto verde si rafforza dopo che dalla lettura del Beige Book della Fed è emerso che l’istituto centrale Usa si prepara a breve a una nuova stretta del costo del denaro. Tira il fiato il petrolio dopo la corsa della vigilia: il Wti segna -0,1% a 67,8 dollari al barile, mentre il Brent si attesta a 74,5 dollari (-0,4%). Sulla parità lo spread Italia-Germania, che rimane a quota 269 punti base, con il rendimento del Btp decennale che si posiziona al 3 per cento.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano tutti i titoli del lusso, con FERRAGAMO in vetta (+5%); bene anche MONCLER (+1,2%) e LUXOTTICA (+0,7%) grazie anche al rafforzamento del dollaro che impatta positivamente sui bilanci delle società che realizzano una parte consistente del fatturato negli Usa. In recupero dopo lo scivolone della vigilia PIRELLI (+2,3%) che ha confermato i propri target di crescita smentendo un rallentamento del mercato tyre. Arranca MEDIOBANCA (-1,6%), nuovamente oggetto di indiscrezioni di un possibile assalto del fondo Elliott, complice il possibile disimpegno di UNICREDIT (-1,1%) dal patto. ATLANTIA resta debole (-0,4%) con Moody’s che ha posto sotto osservazione il rating della società e delle sue controllate. Giù anche ITALGAS (-1,4%) e SAIPEM (-0,3%).