Questa mattina gli analisti della banca milanese hanno pubblicato un report sui titoli del gruppo guidato da Marco Alverà, in cui il giudizio è rimasto “Buy“, mentre il target price è stato rivisto a 4,50 euro dal precedente prezzo obiettivo a 4,60 euro.
Nello studio in esame gli esperti di Banca Imi giudicano positivamente i risultati del 1° semestre del 2018 del colosso di San Donato che si è chiuso con un utile netto di 523 milioni (+3,8% a/a) e che ha visto centrati i target prefissati da un punto di vista operativo. Gli analisti dell’istituto milanese fanno notare che l’aumento dei ricavi regolamentati nella prima metà dell’anno in corso riflette la crescita della Rab che ha beneficiato sia degli investimenti effettuati negli ultimi anni sia dell’acquisizione di Infrastrutture trasporto gas (Itg). Inoltre, la riduzione delle spese operative dovuta alle azioni di efficienza apportate è stata in parte compensata da un allargamento del perimetro aziendale.
Le stime sull’utile per azione di Snam relativamente al periodo 2018-2021 sono state aumentate in media del 7% alla luce del ridimensionamento delle previsioni relative alle spese operative, del taglio degli interessi passivi sulla scia di un’ipotesi di costo del debito sceso all’1,6% di precedente 1,8% e di una assunzione di remunerazione rivista al 5,4% dal precedente 5,2 per cento.
Gli esperti di Banca Imi ricordano poi che alle quotazioni attuali l’Enterprise value di Snam è superiore del 10% rispetto alla somma del valore della RAB e delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, inferiore a quello di titoli come Terna e Italgas che trattano a un premio rispettivamente pari al 22 e al 16 per cento. Il giudizio positivo degli analisti riflette anche un rendimento da dividendo del 5,9% che si confronta con il 4,7% di Italgas e il 5% di Terna e che implica la stima di un ritorno totale per gli azionisti di circa il 10 per cento.