Mercati – Milano (+0,5%) ancora la migliore tra gli Eurolistini, corre Fca (+3%)

Borse europee si apprestano a chiudere la seduta in territorio positivo. Intorno alle 16:00, il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,5% a 20.713 punti, sovraperformando l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Dax di Francoforte (invariato).

Ha preso il via il meeting di Jackson Hole, evento che riunisce i maggiori banchieri centrali del mondo. C’è attesa per l’intervento del presidente della Fed Jerome Powell. Il tema ufficiale della conferenza è l’impatto economico delle super imprese come Amazon, ma è difficile non immaginare che i numeri uno della politica monetaria internazionale non si soffermino sulla questione dazi e sulla recente crisi turca.

Sullo sfondo resta dominante il tema commerciale. Ieri al nuovo round di dazi Usa alla Cina, Pechino ha risposto con contromisure equivalenti, ma intanto proseguono i colloqui tra i due Paesi, sebbene le parti non abbiano ancora raggiunto un accordo di “tregua” nella guerra dei dazi.

Scarna l’agenda macroeconomica, in Germania è stata confermata la stima preliminare della crescita tedesca e un primo semestre da record per i conti pubblici. Si segnala poi un nuovo record per la redditività delle banche Usa.

Sul Forex, l’euro è in lieve rialzo a 1,159 dollari e a 129,1 yen. Sale lo spread Italia-Germania a 277 punti, con il rendimento del Btp decennale al 3,13 per cento. Tra le commodities, i prezzi del petrolio accelerano al rialzo con il Wti a 69,3 dollari (+2,1%) e il Brent a 76,3 dollari al barile (+2,2%). In lieve rialzo l’oro a 1.198 dollari l’oncia (+1,1%).

Tornando a Piazza Affari, si posiziona in vetta al paniere principale FCA (+3%) sulle nuove indiscrezioni relative alla possibile vendita di Magneti Marelli al fondo Kkr. Continua a salire TENARIS (+1,8%) ieri promossa dagli analisti di Jefferies. Resta sotto i riflettori ATLANTIA (-0,1%). Secondo alcuni giornali, il governo sta studiando la possibilità di un intervento di Cdp, attraverso Fincantieri e altre società del gruppo, nella ricostruzione a fianco di Autostrade per l’Italia. Lo strumento sarebbe un’Ati, un’associazione temporanea di imprese. Deboli invece le utilities con SNAM (-2,1%), A2A (-1,5%) e TERNA (-1%). La peggiore è Pirelli (-2,9%).