Avvio in territorio positivo per le Borse del Vecchio Continente, con gli operatori in attesa del meeting di Jackson Hole.
Intorno alle 9:20, a Milano il Ftse Mib scambia in progresso dello 0,6% in area 20.740 punti. Acquisti anche per il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) mentre scambia invariato il Ftse 100 di Londra.
L’attenzione dei mercati è concentrata sull’inizio del meeting di Jackson Hole, dove parlerà il Presidente della Fed Jerome Powell. Gli operatori si attendono rassicurazioni sullo stato dell’economia e sulle strategie per affrontare uno scenario carattarizzato da tensioni sia a livello politico che economico.
Tensioni fra cui si inseriscono le questioni commerciali tra Usa e Cina che, a fianco dell’entrata in vigore delle nuove tariffe, non hanno visto progressi sul fronte dei negoziati.
In Europa invece stanno per riprendere le trattative sulla Brexit. La Gran Brentagna ieri ha pubblicato i primi documenti tecnici nei quali vengoni dipinti i possibili scenari settoriali in caso di “hard Brexit” anche se Londra, attraverso le parole del Ministro per la Brexit Dominic Raab, ha riaffermato come un buon accordo sia “lo scenario più probabile”.
Sul fronte macro, nel secondo trimestre 2018 il Pil della Germania è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,3% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Sul mercato delle valute, recupera terreno l’euro nei confronti del dollaro a 1,157 mentre il biglietto verde contina ad apprezzarsi nei confonti dello yen a 111,3.
Nel comparto del reddito fisso, lo spread Btp-Bund riparte da 273 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,07 per cento.
Fra le materie prime, invece, riprendono a salire le quotazioni del greggio con il Wti a 68,3 $/bl (+0,7%) e il Brent a 75,1 $/bl (+0,5%).
Tornando a Piazza Affari, prosegue il recupero di ATLANTIA (+1,8%) che potrebbe collaborare con Cassa Depositi e Prestiti nella ricostruzione del ponte Morandi.
Rimbalza FCA (+1,5%) seguita in positivo da UNICREDIT (+1,5%) che, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe assunto Rothschild per proseguire nei dialoghi su una possibile integrazione con Societè Generale.