Nell’ambito di un quadro grafico positivo nel lungo/medio e breve periodo, le quotazioni dei titoli del gruppo di Sesto San Giovanni hanno raggiunto lo scorso 21 agosto il nuovo record storico a 7,905 euro. La successiva correzione fino a 7,565 euro potrebbe essere interpretata per i corsi delle azioni Campari come un movimento necessario a scaricare l’eccesso di ipercomprato e a consentire la ripresa del sopracitato uptrend.
A questo scopo è necessario che le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Robert Kunze-Concewitz chiudano sopra la resistenza statica posizionata a 7,75 euro e puntino con decisione verso il sopracitato massimo storico a 7,905 euro. Una volta superato questo livello i corsi delle azioni Campari si muoverebbero in territori inesplorati con un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile in prossimità della cifra tonda, pari a 8 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a 8,245 euro. Un livello, quest’ultimo, che è stato determinato proiettando al rialzo il segmento calcolato tra 7,905 euro e quota 7,565 euro, cioè della correzione seguita al raggiungimento del record storico.
L’eventuale cedimento del sopracitato supporto statico posizionato a quota 7,565 euro, al contrario, potrebbe implicare per i corsi delle azioni Campari la continuazione del movimento correttivo avviato a partire dal 21 agosto, favorendo così una discesa verso il successivo supporto a quota 7,45 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, il conseguente deterioramento del quadro grafico di breve a neutrale da positivo potrebbe spingere le quotazioni dei titoli del gruppo del beverage verso un primo obiettivo ribassista a 7,33 euro, al di sotto del quale il successivo target ribassista di breve periodo è a quota 7,19 euro.
La performance da inizio 2018 dei titoli Campari è pari al +19,9%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 19 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 6,57 euro, con un potenziale ribassista del 15 per cento.
Prezzo di riferimento: 7,73 euro
+6,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 8,245 euro;
+3,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 8,00 euro;
+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 7,905 euro;
+0,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 7,75 euro;
-2,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 7,565 euro;
-3,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 7,45 euro;
-5,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 7,33 euro;
-7,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,19 euro.