Mercati – Gli Usa trascinano listini Ue, Milano chiude a +0,3% con Fca (+3,5%)

Le Borse europee accelerano nel finale in scia a Wall Street e il Ftse Mib chiude in positivo dello 0,3% a 20.797 punti, dopo aver trascorso buona parte della seduta lievemente in rosso. In rialzo il Dax di Francoforte (+1,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), chiusa Londra per la festività del Bank Holiday.

Piazza Affari sconta in parte i dati Ocse sul Pil italiano, che mostrano un rallentamento della crescita da +0,3% a +0,2% nel secondo trimestre a fronte del miglioramento complessivo dei 36 Paesi dell’Organizzazione (da +0,5% a +0,6%).

Oltreoceano i listini americani avanzano di quasi un punto percentuale, sostenuti ancora dalle parole di venerdì di Jerome Powell oltre che dall’accordo commerciale fra Usa e Messico sulla revisione del Nafta preannunciato da Trump.

Nell’agenda macroeconomica odierna spicca l’indice Ifo di agosto, in crescita rispetto al mese precedente. La fiducia delle aziende tedesche è salita a 103,8 punti mentre l’indicatore relativo alle aspettative di business è aumentato a 101,2 punti e quello sulla situazione attuale a 106,4 punti. Negli Usa invece l’indice dell’attività economica della Fed di Chicago è sceso inaspettatamente a 0,13 punti a luglio e quello manifatturiero della Fed di Dallas è calato ancora a 30,9 punti.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,167, dando seguito alla rimonta dai minimi toccati in seguito alla crisi turca, mentre il cambio dollaro/yen viaggia in area 111.

Tra le materie prime si riportano sui valori della vigilia le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 68,7 e 75,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è poco mosso a 278 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,155%, in attesa dell’aggiornamento di Fitch sul rating sul debito dell’Italia in agenda il 31 agosto.

A Piazza Affari acquisti su FCA (+3,5%), in scia all’accordo Usa-Messico che si concentrerebbe in particolare sulle norme relative al settore automobilistico. Bene anche TENARIS (+1,7%) e STM (+1,6%) oltre a MONCLER (+1,8%), dopo che il Ceo Remo Ruffini ha allontanato possibili acquisizioni e ha spostato il focus sul mercato cinese. Sottotono UNICREDIT (-1,4%), A2A (-0,9%) e RECORDATI (-0,9%).