Dopo una partenza lievemente positiva il Ftse Mib ha invertito la rotta e intorno a mezzogiorno flette dello 0,4%, arretrato rispetto a Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Chiusa per festività Londra, mentre i futures sugli indici di Wall Street preannunciano una partenza in frazionale rialzo.
Pochi spunti nella prima seduta della nuova ottava, dopo che la scorsa si è conclusa con le indicazioni di Jerome Powell dal forum di Jackson Hole, giudicate da alcuni accomodanti. Il presidente della Fed ha ribadito la forte crescita dell’economia americana, l’assenza di un rischio “elevato” di surriscaldamento e l’appropriatezza del “graduale” processo di normalizzazione (dei tassi).
Nell’agenda macroeconomica odierna spicca l’indice Ifo di agosto, in crescita rispetto al mese precedente. La fiducia delle aziende tedesche è salita a 103,8 punti mentre l’indicatore relativo alle aspettative di business è aumentato a 101,2 punti e quello sulla situazione attuale a 106,4 punti. Nel pomeriggio in Usa verranno diffusi gli indici dell’attività economica della Fed di Chicago e dell’attività manifatturiera della Fed di Dallas.
Sul forex l’euro/dollaro rimane in area 1,16, dando seguito alla rimonta dai minimi toccati in seguito alla crisi turca, mentre il cambio dollaro/yen viaggia a 111,2.
Tra le materie prime flettono le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent in ribasso di mezzo punto percentuale rispettivamente a 68,4 e 75,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è invariato a 279 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,15%, in attesa dell’aggiornamento di Fitch sul rating sul debito dell’Italia in agenda il 31 agosto.
A Piazza Affari acquisti su MONCLER (+2,2%), il cui Ceo Remo Ruffini ha allontanato possibili acquisizioni e ha spostato il focus sul mercato cinese. Sottotono invece FERRAGAMO (-1,6%) nella moda, così come le banche e RECORDATI (-1,5%).