Mattinata tonica per le azioni del colosso italo-francese dei microchip, che intorno alle 11:10 guadagnano lo 0,7% portandosi in area 17,85 euro. Un movimento in controtendenza rispetto a quello del Ftse Mib, che cede lo 0,8% appesantito principalmente da banche e utilities in concomitanza con la risalita dello spread.
L’azienda dei semiconduttori segue l’andamento positivo del comparto a livello internazionale, con l’indice Philadelphia Semiconductor che ha chiuso la seduta di lunedì a +1,6% a 1.397,5 punti, non distante dal massimo storico di 1.446,9 punti. Da sottolineare inoltre il massimo storico toccato ieri dal Nasdaq (+0,9%) a quota 8.017,9 punti, anche in scia all’accordo commerciale tra Stati Uniti e Messico che fa ben sperare per ulteriori intese di questo genere.