Ancora una mattinata caratterizzata dalla prevalenza della lettera sui principali titoli del settore utility e delle rinnovabili quotati a piazza Affari. Alle ore 12:40 le quotazioni del Ftse Italia Servizi Pubblici stanno lasciando sul terreno lo 0,8%, a fronte di una sostanziale parità del Ftse Mib (-0,1%).
Se la giornata borsistica odierna dovesse concludersi con il segno meno davanti all’indice di settore in esame si tratterebbe della quinta seduta consecutiva chiusa in territorio negativo per il Ftse Italia Servizi Pubblici, con la performance borsistica che da inizio anno è negativa di circa il 13 per cento.
A differenza di quanto visto nelle ultime settimane, le vendite di oggi sulle azioni del comparto utility e delle rinnovabili quotate sul listino milanese non sono legate all’andamento dei titoli di Stato italiani. L’esito positivo, in termini di domanda dell’asta odierna dei Bot ha consentito al rendimento del Btp a 10 anni di essere pari al 3,157%, in flessione di due punti base rispetto alla chiusura di ieri, con uno spread nei confronti del corrispondente Bund in restringimento di tre punti base a 278 punti.
A pesare sull’andamento odierno del Ftse Italia Servizi Pubblici anche le dichiarazioni di importanti esponenti del governo italiano relative alla revisione delle concessioni in essere (non solo autostradali, ma anche per gli impianti idroelettrici e non solo), con l’obiettivo di ridurre i margini per le società coinvolte al fine di ridurre i costi per i cittadini.
Nel dettaglio, segnaliamo le vendite sulle multi-utility Acea (-2,4%), Snam (-1,7%), Hera (-1,3%).