Comparto bancario nuovamente oggetto di vendite a Piazza Affari dopo il recupero di ieri nella parte finale di seduta. Intorno alle 15:30 il Ftse Italia Banche lascia sul terreno l’1,3%, ampliando le perdite dopo metà seduta e portandosi dietro anche il Ftse Mib (-0,8%).
Il settore è nuovamente penalizzato dalla risalita dello spread Btp-Bund, che si è riportato ben oltre la soglia dei 280 pb (più precisamente a 284 pb) dopo che ieri era sceso fino a 271 punti base. Tra gli investitori continua a prevalere l’incertezza legata alla prossima legge di Bilancio e i relativi impatti sui conti pubblici.
Anche l’agenzia Fitch, che domani si pronuncerà sul rating italiano, è tornata sulla questione. In un passaggio dell’ultimo rapporto sull’Italia ripreso dalla stampa, Fitch ha sottolineato che “Le divergenze fra Lega e M5S renderanno sempre più difficili le scelte economiche del governo. La tentazione di lanciare iniziative costose senza copertura porterà il deficit al limite di rottura. Le banche, in un clima di incertezza, hanno rallentato il ritmo di smaltimento dei crediti in sofferenza”.
L’andamento potrebbe risentire anche di quanto sostenuto dall’altra agenzia americana Moody’s, che in un report afferma che gli istituti italiani dovranno rimborsare 250 miliardi di prestiti Tltro tra giugno 2020 e marzo 2021 e ciò implicherà un aumento del costo della raccolta per gli istituti del Belpaese, andando ad impattare sulla loro già debole redditività.
I titolo del listino principale registrano cali compresi tra l’1% e il 3%, con Bper che registra la performance peggiore (-3% a 3,87 euro). La performance del comparto bancario si riflette in larga parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali Banca Generali e Azimut registrano ribassi superiori al 2 per cento.